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PROFESSIONI, RIFORMA FERMA IN SENATO

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Entro il 10 maggio il decreto legge sulla competitività dovrà essere convertito in legge. Questo significa che i tempi a disposizione per arrivare ad un accordo sul testo del maxiemendamento sulla riforma delle professioni, ancora fermo in Commissione bilancio del Senato, sono veramente molto stretti. Per fare in tempo il Senato dovrebbe approvare il tutto e passare il testo alla Camera almeno entro il 26 aprile contando sul fatto che i deputati lo accolgano senza alcuna modifica. Una strada decisamente difficile in un momento di crisi del Governo che per arrivare al risultato sarà obbligato quasi certamente a porre la Fiducia. Nel frattempo, mentre il testo del maxiemendamento continua ad essere in discussione e la CommiSsione del Senato attende il via per poter discutere un testo definito, le associazioni delle professioni non regolamentate stanno trovando sempre più consensi alle loro richieste di riconoscimento. In particolare il testo del subemendamento proposto da Lo Presti per accontentare il CUP e che limita fortemente le competenze delle nuove professioni a favore di quelle regolamentate è contestato dai partiti dell'opposizioni ma anche da vari esponenti della maggioranza, soprattutto di Forza Italia. Non vi è dubbio che i due o tre milioni di professionisti che sono in attesa di un riconoscimento della loro attività fanno gola a molte forze politiche. Vi è quindi il rischio che il testo definitivo proposto da Castelli possa subire modifiche durante il dibattito in Commissione e le parole espresse dal suo Presidente, Antonio Azzolini ( FI), sono significative della situazione:" La riforma delle professioni è un tema che va affrontato con attenzione e che merita un dibattito ampio, per questo finora non lo abbiamo ancora esaminato". Il problema è che i tempi per un dibattito ampio si stanno esaurendo. ( ItaliaOggi, 20 aprile 2005)