Il Consiglio Nazionale della FNOMCEO, venerdì 15 aprile, ha approvato all’unanimità un documento che boccia l’intesa sull’ECM raggiunta il 23 marzo scorso in sede di conferenza Stato Regioni. La FNOMCEO esprime "allarme" per il modo in cui "si ridisegna il sistema nazionale ECM, sottraendo inspiegabilmente all'ordine ogni competenza ed escludendolo sia dalla fase elaborativi dell'impianto normativo che da quella di programmazione e verifica degli eventi formativi". Gli ordini dei medici respingono “ogni azione volta a privare la professione del diritto all’autogoverno e alla necessaria indipendenza nelle scelte terapeutiche e nei processi formativi” e sono unanimi nel “dare mandato ai singoli ordini di valutare l’appropriatezza degli eventi formativi anche sotto il profilo deontologico richiamando a tali obblighi e responsabilità i medici e gli odontoiatri direttamente coinvolti nell’organizzazione degli stessi”. Sull’intesa del 23 marzo il Presidente della Federazione dei medici e degli odontoiatri, Giuseppe del Barone , ha commentato: “ Il documento, anche nella stesura definitiva, non fa che confermare, a mio avviso, le difficoltà che sta incontrando il Ministero della Salute nel portare avanti il programma ECM, (difficoltà che hanno costretto il Dicastero a "navigare a vista" in mancanza di una rotta precisa e definita da seguire) e dal quale emerge in modo chiaro come la formazione continua sia sempre più demandata alle competenze regionali, lasciando al Ministero della Salute un ruolo sempre meno incisivo”.