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CASTELLI GARANTISCE LA RIFORMA

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Il ministro Castelli è intervenuto all'assemblea dei Cup regionali del Nord Italia, tenutasi ieri a Milano, ed ha confermato che nonostante l' instabilità politica la riforma delle professioni andrà avanti e si chiuderà certamente entro la legislatura. La notizia è stata accolta dalla platea con grande apprezzamento, fiducia e la convinzione che questo obiettivo sarà raggiunto. Il presidente del CUP Lombardia, ha ringraziato il ministro aggiungendo:" L'assemblea dei Forum delle professioni del Nord Italia sollecita il Governo a proseguire sulla strada indicata dal decreto competitività integrato dagli emendamenti recentemente presentati". Venerdì scorso, a Roma, l'assemblea nazionale del Cup, espressione del mondo ordinistico, aveva già valutato positivamente le ultime modifiche apportate al testo di riforma degli ordini presentato dal ministro e che il Governo proporrà come maxiemendamento al decreto legge sulla competitività. Il Cup aveva anche particolrmente apprezzato il subemendamento proposto da Antonino Lo Presti, responsabile di Alleanza Nazionale per le professioni, e presentato in Commissione bilancio del Senato dove nei prossimi giorni inizierà la discussione per la conversione del decreto legge sulla competitività, sollecitandone la sua approvazione. Il testo del subemendamento è molto importante per gli Ordini perchè ne rafforza le competenze a fronte delle richieste di riconoscimento delle Associazioni che non potranno quindi, in alcun modo, prendere spazi di attività che fanno oggi riferimento a professioni regolamentate. Nel frattempo il sottosegretario al Miur ha lanciato un invito ad ordini ed associazioni a presentare precise richieste di modifiche al testo: " Il Governo è ancora in tempo per modificare e integrare il testo della riforma affinché si arrivi a fare una buona legge, magari da perfezionare in futuro". Conprofessioni, rispetto al Cup, continua ad esprimere forti critiche al testo di riforma sia per il metodo che il Governo sta seguendo e che rischia di far approvare un testo squilibrato e decisamente pasticciato, visto che ogni giorno si apportano modifiche per accontentare le richieste di tutti, sia per alcuni contenuti. Dopo l'esclusione dal testo dell'articolo riferito alle società fra professionisti,che in gra parte non era condiviso, restano altri punti che secondo Conprofessioni devono essere rivisti e modificati. In particolare si ritiene assurdo che debbano essere gli ordini a svolgere l'attività di aggiornamento obbligatorio quando istituzionalmente hanno già la funzione di controllo. Nei prossimi giorni forse si capirà meglio quale sarà il testo definitivo ma certamente la crisi di Governo renderà tutto più complesso e difficile. ( fonte: Italia Oggi )