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LEISHMANIOSI, PRESTO NUOVO FARMACO

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Un nuovo farmaco, la miltefosina, permettera' di curare in modo quasi totale la leishmaniosi viscerale nell'uomo, attraverso l'assunzione di pillole per circa un mese. Lo ha detto il responsabile del laboratorio di patozoologia dell'Istituto superiore di sanita', Luigi Gradoni al terzo congresso mondiale sulla leishmaniosi in corso a Terrasini (Palermo). Gradoni ha spiegato che si tratta di ''una nuova forma di cura della leishmaniosi nell'uomo, molto meno costosa e quindi piu' accessibile ai paesi poveri che risultano maggiormente colpiti da questa malattia''. La leishmaniosi e' infatti piu' diffusa in paesi dove le condizioni igieniche e ambientali sono carenti delle misure sanitarie necessarie, come India, Africa e America Latina, dove la malattia si trasmette inoltre soprattutto da uomo a uomo, allargandosi a macchia d'olio e diventando mortale se non diagnosticata in tempo. ''Finora la cura che utilizzavamo per la leishmaniosi viscerale - dice Gradoni - era unicamente basata sulla somministrazione di sali di ammonio. Una terapia vecchia di 75 anni ma ancora efficace, anche se dannosa per i reni. In Italia invece da circa dieci anni utilizziamo l'Amfotericina B, in endovena, che in sei giorni era in grado di far sparire la malattia''. La cura a base di Amfotericina e' pero' particolarmente costosa, tanto che un trattamento completo potrebbe costare anche 2.500 euro, mentre le pillole di miltefosina sono molto meno onerose e potrebbero essere facilmente distribuite nei paesi in via di sviluppo o del Terzo mondo. ''E' un farmaco - conclude Gradoni - che tentera' di entrare anche in Italia al piu' presto. Mentre per il cane non esiste ancora nessuna terapia che funzioni cosi' bene''. Per la leishmaniosi cutanea le cure sono invece sempre le stesse: sali di ammonio con infiltrazioni locali se le lesioni sono contenute, mentre in via generale se sono piu' ampie e interessano anche le mucose. (ANSA).