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PESTE SUINA: 1000 CAPI ABBATTUTI

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Oltre mille capi abbattuti. È il devastante segno lasciato dai primi casi di peste suina nella provincia di Oristano. Sei focolai della terribile malattia che colpisce scrofe e maialini si sono registrati nell'ultimo mese in 4 comuni, al confine fra Marmilla e Campidano oristanese. Milleventisei sono i capi abbattuti, una cifra che ha creato un comprensibile allarme nel settore zootecnico della provincia. Finora il territorio di Oristano era rimasto immune dalla peste suina, che già tante vittime ha fatto soprattutto nel nuorese. Ma ora, e forse in pochi se lo aspettavano, il morbo è esploso anche nella provincia oristanese. Con conseguente blocco della movimentazione dei capi nel raggio di dieci chilometri dall'azienda dove si sono verificati i casi di peste. Dopo le verifiche dei veterinari della Asl 5 e gli esami dei prelievi sugli animali malati, alcuni già morti, i sindaci dei quattro comuni hanno dovuto emettere un'ordinanza di abbattimento di tutti i capi presenti negli allevamenti. Ma la peste suina ha mietuto altre vittime nel territorio: il danno più ingente è toccato all'allevamento che si trova nelle campagne al confine con i territori di Uras e Masullas: 435 capi uccisi e poi sotterrati in un grosso fosso, sempre nei terreni di proprietà dell'allevatore. Proprio il sabato santo ha notato alcuni suoi maiali morti ed ha chiamato subito i veterinari. In una prima visita sommaria i sintomi della peste suina erano già evidenti ma il servizio veterinario della Asl 5 ha preferito attendere l'esito dei prelievi inviati all'Istituto zooprofilattico di Sassari. Responso arrivato con qualche giorno di ritardo per lo stato di agitazione dei medici dell'istituto. Confermato un nuovo caso di peste suina. Venerdì primo aprile sei veterinari e tre operai messi a disposizione dal Comune, con ad una ruspa hanno compiuto l’abbattimento. Scattate subito le contromisure previste dal servizio sanitario: istituita una zona di protezione di 3 chilometri e una di sorveglianza di ben 10 chilometri. In questo raggio nella prima settimana viene bloccata la movimentazione di tutto il bestiame, poi solo dei suini in attesa delle verifiche compiute dai veterinari negli allevamenti della zona. «Al momento la Regione - dice il sindaco di Mogoro Gianni Pia - garantisce indennizzi solo per il mancato reddito a causa del blocco della movimentazione per la blue tongue, ma non per la peste suina. Un provvedimento che va rivisto». (fonti: animalieanimali.it, Unione Sarda)