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NUOVI PROFILI SANITARI

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I nuovi profili sanitari non medici tornano questa settimana all’esame della Commissione Igiene e Sanità del Senato. Si tratta di ben quattro disegni di legge (n. 1928, 1645, 2159 e 3236) per i quali era già stato affidato l'incarico di predisporre un testo unificato ai due relatori, i sen Di Girolamo e Salini. Ma i lavori della Commissione si erano arenati. Per questo, prima della pausa pasquale, il Sen Mascioni aveva lamentato in Commissione il rallentamento subito dalle proposte di legge: “il Parlamento –aveva detto- è attualmente in grave ritardo nei confronti delle aspettative legittime delle numerose categorie del settore”. A suo parere, la causa di questo rallentamento starebbe nella “decisione del Governo di presentare un proprio disegno di legge riguardante la materia delle professioni non mediche della sanità”. Il Presidente della Commissione, Sen Antonio Tomassini, convenendo sull'importanza del tema sollevato riferiva “di aver ricevuto dal Governo le più ampie rassicurazioni circa la volontà, condivisa con la Commissione, di vedere al più presto approvata la nuova disciplina delle professioni sanitarie non mediche”, aggiungendo che il sen Salini “non ha potuto portare a termine il proprio incarico, avendo ricevuto la nomina a sottosegretario”. Saranno dunque il nuovo relatore, senatore Tredese, ed il senatore Di Girolamo sottoporranno in tempi brevi alla Commissione l'atteso testo unificato. Le proposte sono 1. Disposizioni in materia di professioni sanitarie non mediche e delega al Governo per l'istituzione dei relativi Ordini professionali; 2. (TOMASSINI). - Istituzione della funzione di coordinamento per le professioni infermieristiche ed individuazione di alcuni profili tecnico professionali operanti nella sanità veterinaria; 3. TOMASSINI. - Istituzione degli ordini professionali per le professioni della sanità; 4. (BETTONI BRANDANI) Modifiche alla legge 10 agosto 2000, n. 251, in materia di professioni sanitarie e di istituzione dei relativi ordini e albi professionali.