''Un governo che vuole privatizzare la sanita' non investe nel servizio sanitario pubblico, ma lo lascia deperire. Il pubblico va preferito e potenziato''. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, che a Torino ha incontrato con il presidente uscente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo.
''Abbiamo portato gli investimenti nella sanita' - ha ricordato il ministro - al 6,35% del pil contro il 5,5% del 1995. Se si cercasse di sfasciare il servizio pubblico, cosa che non vogliamo, l'opinione pubblica sarebbe cosi' inferocita da far saltare qualsiasi governo nazionale o regionale''. ''Abbiamo un servizio sanitario di buon livello, sia pure con picchi e depressioni. Dobbiamo sfatare quelle posizioni sfasciste che serpeggiano nel Paese e fanno male ai cittadini perche' generano sfiducia'', ha detto ancora Sirchia. ''Tutto e' perfettibile - ha aggiunto Sirchia - ma non si devono denigrare i servizi a fini politici. Bisogna riconoscere quello che e' stato fatto. Abbiamo lavorato con le Regioni per ottenere che il servizio sanitario nazionale non sia piu' sottofinanziato: l'intesa per la ripartizione per il 2005 del Fondo sanitario nazionale, raggiunta dalla conferenza Stato-Regioni, prevede infatti un finanziamento di 90 miliardi di euro, 7 in piu' rispetto al 2004''. Il ministro ha riconosciuto che il panorama rimane diverso tra regione e regione, ma ''sempre piu' le differenze verranno attenuate riducendo viaggi della speranza e tempi d'attesa su tutto il territorio nazionale''. ''Nel centro-nord, e' evidente, la sanita' e' piu' forte - ha sottolineato Sirchia - ma tutte le Regioni hanno fatto uno sforzo visibile per migliorare la qualita' dei servizi''.(ANSA)
