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PROFESSIONI, NORME SENZA URGENZA

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E’ stato assegnato alla Commissione Bilancio del Senato l’esame del decreto sulla competitività per la conversione in legge (DL 14 marzo 2005, n. 35 Disposizioni urgenti nell'ambito del Piano di azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale). I commi sulle professioni presenti nel decreto sono stati annunciati dal Governo quali norme “di anticipo” di una vera e propria riforma delle professioni. I tecnici del Ministero della Giustizia sarebbero già al lavoro per la presentazione di emendamenti. Ma secondo il relatore del testo, il senatore Luciano Falcier (FI) le norme professionali (iscrizione all’albo dei dipendenti, tirocinio, esame di stato, istituzione di nuovi ordini e riconoscimento delle professioni non regolamentate) non avrebbero il carattere d’urgenza tale da giustificare la loro presenza all’interno del provvedimento. Per questo ha chiesto alla Commissione Bilancio “una valutazione più approfondita” e di compatibilità. Nel corso dei lavori parlamentari occorrerà anche trovare le modalità per rendere operativi i principi contenuti nel provvedimento d’urgenza. Secondo Pierluigi Mantini, responsabile delle professioni della Margherita, le norme sulle professioni sono inapplicabili e senza ulteriori precisazioni rischiano di restare “grida manzoniane di dubbia efficacia”.