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STATO REGIONI, SEDUTA STRAORDINARIA

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E' convocata per mercoledì prossimo la seduta straordinaria della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome. Numerose le questioni della Salute all’odg: 1) Intesa di ripartizione tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano delle disponibilità finanziarie per il servizio sanitario nazionale nell'anno 2005. 2) Intesa sul decreto del Ministro della salute, per la ripartizione tra le Regioni delle disponibilità finanziarie previste dalla Legge Finanziaria quale concorso dello Stato al ripiano dei disavanzi del Servizio Sanitario Nazionale per gli anni 2001, 2002 e 2003. 3) Intesa in attuazione dell'articolo 1, comma 173, della legge Finanziaria (ECM) 4)Intesa sulle proposte di accordi collettivi nazionali per la medicina generale e per la specialistica convenzionata. Nella seduta precedente del 3 marzo la Conferenza Stato Regioni aveva esaminato lo schema d’intesa relativo al Piano nazionale per la formazione continua in medicina e al Piano nazionale dell’aggiornamento del personale sanitario 2005-2007. I piani citati, che originariamente prevedevano modifiche strutturali per il sistema ECM sono stati considerevolmente ridotti. La Conferenza è orientata a fissarne solo i principi, rinviando la definizione dei piani veri e propri al 30 maggio. Strettamente legata alle disponibilità finanziarie, l’intesa sugli accordi collettivi nazionali per la medicina e la specialistica convenzionale sulla quale si è registrata nei giorni scorsi la disponibilità della SISAC a definire una coda contrattuale per i medici veterinari convenzionati. Le Regioni dovranno valutare le risorse per i sanitari in convenzione alla luce del parere non favorevole espresso dalla Corte dei Conti: la magistratura contabile dello Stato ha infatti messo in discussione la sostenibilità di questi oneri contrattuali. La seduta straordinaria di mercoledì prossimo sarà decisiva per le questioni della Salute, per le quali il Ministro Sirchia ha invitato le Regioni ad accorciare i tempi e ad arrivare alle intese auspicate prima della tornata elettorale del 3 e 4 aprile.