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PET E PASSAPORTO, NORME DISATTESE

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E' vietato movimentare cani, gatti e furetti nei Paesi dell'Unione Europea senza le prescritte certificazioni e senza il "passaporto europeo", così come è vietato allontanare un cucciolo dalla madre prima dei tre mesi di vita. Ma la norma non viene applicata dai Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali. E' quanto evidenzia, in una interpellanza al Ministro della salute, il senatore di Alleanza Nazionale Ettore Bucciero. La mancata o parziale applicazione del regolamento comunitario provoca - come ha più volte evidenziato la Protezione Animali - il proliferare di traffici di animali gestiti da commercianti senza scrupoli. Secondo quanto evidenzia Bucciero nell'interpellanza, il passaporto europeo è obbligatorio per tutti gli animali domestici, non solo per quelli movimentati per scopi non commerciali. "Nonostante il tenore della normativa vigente - scrive il senatore di An nell'interpellanza - importatori e negozianti perseverano impuniti nel vendere cuccioli di cane e gatto provenienti dai Paesi dell'Est Europa, sforniti di passaporto, vaccinazioni, tatuaggio o microchip e di età sempre inferiore ai tre mesi". "Tale fenomeno - scrive ancora Bucciero - si verifica su vasta scala laddove vengono consentite, nonostante le ispezioni delle Asl locali, mostre/mercato itineranti di cuccioli, per la maggior parte importati, tutti privi dei suddetti requisiti e spesso malati e infettivi, come è stato denunciato dalle associazioni animaliste alle autorità competenti". Il parlamentare di Alleanza Nazionale chiede al Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, "se rientri tra gli intendimenti del Ministro in indirizzo emanare un apposito provvedimento onde chiarire ai cittadini e alle istituzioni locali competenti l'efficacia e la portata, anche sanzionatoria, della succitata normativa, che si estende senz'altro anche agli animali da compagni a importati al fine di commerciarli, esortando altresì tutte le autorità preposte all'effettuazione di controlli presso importatori, negozianti e mostre di animali".L'avvocato Rossella Minio, dell'Ufficio legale della Sezione di Roma dell'Enpa, condivide pienamente l'interpretazione della norma fatta dal parlamentare di An. "La norma - dichiara l'avvocato Minio - dunque c'è ma non viene applicata. Auspico l'emanazione di una circolare esplicativa che possa far cessare il fenomeno dell'importazione illegale di cuccioli dall'Est e la successiva vendita presso esercizi al dettaglio e mostre a tutela degli animali e dei cittadini".(fonte: ENPA)