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MANCUSO, CRITICHE A LEGGE CACCIA

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L’On Gianni Mancuso ha svolto un intervento in Commissione Affari Sociali sulle Modifiche alla legge n. 157 del 1992, protezione della fauna selvatica e prelievo venatorio. (Testo unificato C. 27 Stefani ed abbinate). In veste di relatore, Mancuso ha osservato come le disposizioni di interesse della Commissione siano contenute nell'articolo 2-bis, che modifica l'articolo 6 della richiamata legge n. 157, concernente la pratica della tassidermia ed imbalsamazione. Al riguardo, ha sottolineato che detta pratica prevede la manipolazione delle spoglie delle specie cacciabili con i conseguenti rischi biologici dell'esposizione alle zooantroponosi, malattie trasmissibili dagli animali all'uomo. Mancuso ha anche sottolineato l'importanza della sanzione prevista nei confronti di chi pone in commercio o detiene fauna selvatica. Infatti, è frequente l'importazione di capi per il ripopolamento da paesi esteri, ove i controlli sullo stato di salute dei capi da esportare sono assai carenti. In proposito, ricorda che sono stati segnalati casi di listeriosi, tularemia e brucellosi a carico di lepri importate che, oltre a trasmettere tali patologie ai capi autoctoni, rischiano di diffonderle tra gli esseri umani. Complessivamente, l’On Mancuso “ animato da una personale sensibilità animalista”- ha manifestato “ una valutazione negativa su due aspetti del testo in esame: la possibilità di continuare ad utilizzare richiami vivi, che costituiscono un'odiosa trappola nelle mani dei cacciatori, che possono già contare su tutte le opportunità consentite dalla moderna tecnologia armiera; il sostanziale ampliamento, pur con i limiti che saranno dettati dalle regioni, del periodo venatorio, che viene portato dalla prima decade di settembre alla terza decade di febbraio”. Il parlamentare ha anche sottolineato l'importanza della sanzione prevista nei confronti di chi eserciti l'attività venatoria senza avere stipulato la polizza di assicurazione. Ha quindi ricordato i rischi per l'incolumità sia di chi pratica la caccia, sia per gli altri cittadini italiani, considerato che nella passata stagione si sono verificati 42 incidenti mortali e almeno 86 con feriti.