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LINGUA BLU, CURSI: FIRMATA ORDINANZA

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E' stata avviata la terza campagna di vaccinazione contro la lingua blu ed e' stata firmata nei giorni scorsi l'ordinanza congiunta dei ministeri della Salute e delle Politiche agricole che fissa le modalita' per la movimentazione degli animali vaccinati. Lo ha reso noto ieri a Roma il sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi, nel corso dell'audizione davanti alla Commissione Agricoltura del Senato. Nei prossimi giorni, ha aggiunto il sottosegretario, e' anche previsto l'avvio di una campagna di informazione sul problema della lingua blu diretta agli allevatori e organizzata congiuntamente dai ministeri della Salute e delle Politiche agricole. ''L'ordinanza - ha detto Cursi a margine dell'audizione - e' stata firmata nei giorni scorsi''. Da un lato, ha detto, il provvedimento ''tiene conto della decisione comunitaria del 2004 che fissa le modalita' per la movimentazione degli animali'' e dall'altro consente alle Regioni che hanno predisposto piani di lotta ''una certa elasticita''' nella valutazione delle modalita' in merito alla movimentazione. In Commissione è intervenuta anche la Senatrice De Petris che ha chiesto la dimissione dei responsabili dei ''danni incalcolabili agli allevamenti ed all'erario'' provocati dal ritiro del vaccino per il sierotipo 16 contro la lingua blu. : e' quanto chiede la senatrice Loredana De Petris (Verdi), capogruppo in Commissione Agricoltura, intervenuta oggi in Commissione nel corso dell'audizione del sottosegretario alla Salute Cesare Cursi. ''Il ministero della Salute, ritirando il vaccino per il sierotipo 16, ammette che il prodotto utilizzato nelle tre campagne gia' ultimate diffonde la malattia, una realta' gia' evidente in base alle denunce degli allevatori e ai dati forniti dagli Istituti zooprofilattici'', ha osservato la senatrice in una nota. ''Apprendiamo oggi prosegue De Petris che lo scorso 19 gennaio il ministero ha ordinato a tutte le ASL di non impiegare quel vaccino a causa del ripetersi di episodi di sieroconversione, con animali vaccinati che si infettano e diffondono la malattia. Oltre al danno arrecato all'economia agricola del Paese, i responsabili politici ed amministrativi dovranno ora rendere conto dei costi per l'erario derivanti dalla distruzione di milioni di dosi di vaccino acquistati e distribuiti a spese dello Stato''. La senatrice rileva, infine, che una ricerca condotta dall' università della Tuscia ha confermato che ''quel vaccino e' un potente immunodepressore e che la sua somministrazione facilita per questo l'insorgere di altre patologie negli allevamenti''. (ANSA).