Sono ancora numerosi i punti di scontro fra le catogorie professionali e la Sose ( la società mista che gestisce gli strumenti di accertamento ) per arrivare ad un accordo definitivo, soprattutto, dopo le dichiarazioni del ministero delle Finanze che vorrebbe arrivare a chiudere entro l'anno tutte le sperimentazioni. Il 7-8 febbraio i rappresentanti degli Ordini si incontreranno con la Sose e da parte di tutti vi è la convinzione di poter arrivare ad un punto di accordo su tutte le questioni ancora in discussione. Giuliano Regis, rappresentante dei ragionieri e coordinatore delle professioni economiche-giuridiche che ha già incontrato nei giorni scorsi i rappresentanti della Sose, ha dichiarato che : " E' stato un colloquio molto tecnico e molto interessante, ed è apprezzabile lo sforzo della Sose. Noi abbiamo esposto i motivi per cui la sperimentazione debba proseguire. Non siamo entrati nel dettaglio ma il confronto è stato molto franco". Dai colloqui è emerso il punto fondamentale degli studi di settore per i professionisti: il cardine del sistema sarebbe il riferimento agli incarichi svolti e fatturati durante l'anno i cui relativi compensi risultino, però, incassati. Il compenso " medio" per incarico verrebbe poi confrontato con il cluster lavorato. Se il principio per "cassa" ritenuto irrinunciabile per gli Ordini dovesse passare nella prossima riunione della Sose ed accettato dal ministero sarebbe per il mondo professionale un grande passo avanti.
