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AVIARIA: POSSIBILE CONTAGIO INTERUMANO

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E' avvenuto nello scorso anno in Thailandia il primo caso documentato di passaggio dell'influenza dei polli da uomo a uomo. Da allora non si sono avuti altri casi e il virus non ha messo a punto una strategia per trasmettersi con successo da uomo a uomo, affermano i ricercatori che hanno descritto il contagio sul New England Journal of Medicine, tuttavia un nuovo caso sospetto di trasmissione del virus tra due fratelli in Vietnam sta riaccendendo i timori in questi giorni. Il primo caso documentato di passaggio del virus da uomo a uomo, avvenuto nel settembre scorso in Thailandia, viene descritto in un articolo del New England Journal of Medicine che uscira' on-line entro la settimana. Il caso, che riguarda una bambina di 11 anni che ha contagiato la madre e la zia, fortunatamente non sembra avere avuto seguito. Tanto che i ricercatori affermano che non c'e' alcuna evidenza che il virus H5N1 abbia trovato una strategia efficace per colpire l'uomo. Il virus e' aggressivo, tanto che lo scorso anno ha colpito 44 persone in Asia, uccidendone 32, ma non ci sono prove che sia in grado di trasmettersi da uomo a uomo. Tuttavia secondo gli esperti e' sempre in agguato il rischio di mutazioni che mettano il virus dei polli in grado di diffondere una nuova ondata influenzale nel mondo, paragonabile a quelle della terribile Spagnola del 1918, all'Asiatica del 1957 e alla Hong Kong del 1968. ''Il verificarsi negli uomini di casi di influenza aviaria provocati dal virus del tipo A H5N1 in Asia e' un avvertimento senza precedenti'', ha osservato nell'editoriale della rivista scientifica Klaus Stohr, dell'Organizzazione Mondiale della Sanita'. Il nuovo caso sospetto segnalato in Vietnam in questi giorni riguarda un uomo di 42 anni che non e' mai stato in contatto con il pollame, ma che aveva assistito il fratello, di 45 anni, colpito da una malattia respiratoria e morto il 9 gennaio scorso.(ANSA).