• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31487

RIFIUTI, INDICAZIONI ANMVI SUL REGISTRO

Per la Corte di Giustizia UE la normativa italiana non rispecchia le indicazioni comunitarie e il registro dei rifiuti pericolosi compete anche Ai singoli professionisti. Il Ministero dell'Ambiente si è impegnato a sanare la posizione normativa dell’Italia, auspicando correzioni di forma del dettato normativo nazionale che non modifichino nella sostanza gli adempimenti a cui sono attualmente sottoposte le strutture sanitarie private. Ma prima di allora, nessun registro è dovuto. Il punto è stato ribadito dall’ANMVI alle ditte convenzionate per il ritiro dei rifiuti sanitari, allo scopo di evitare richieste di adempimenti ad oggi non dovuti. Con una circolare, firmata dal Collega Giorgio Neri, l’ANMVI scrive: “ La Corte di Giustizia Europea obbliga le strutture mediche private alla tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti pericolosi. Sulle ricadute normative di tale pronuncia, il Ministero dell’Ambiente è in procinto di inviare alla nostra Associazione un chiarimento ufficiale. Al momento, essendo il contenzioso giuridico in atto e in mancanza di disposizioni diverse da parte del nostro Ministero dell’Ambiente, l’ANMVI ha ritenuto di dare le seguenti indicazioni ai medici veterinari italiani privati: attenersi alla normativa italiana vigente fino a pronunciamento ufficiale del Ministero dell’Ambiente sulle eventuali ricadute della sentenza europea sulle norme e la prassi vigenti nel nostro Paese; non provvedere pertanto alla tenuta del registro fino a contenzioso giuridico, sanato a cura degli uffici legislativi del Ministero dell’Ambiente; respingere eventuali richieste di adempimenti non confermati dal Ministero dell’Ambiente; tenere presente che la non obbligatorietà del MUD non è in discussione”.