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RICERCATORI, UN ANNO PER LA CONFERMA

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E’ sceso da tre anni a un anno il periodo di conferma per i ricercatori. Il Consiglio dei Ministri ha approvato venerdì scorso un decreto-legge contenente disposizioni urgenti per l'università e la ricerca, che contiene una importante norma a favore dei giovani ricercatori. "Con essa", precisa il Ministro Letizia Moratti, vogliamo potenziare la politica che mira a trattenere presso le nostre università i giovani migliori e più orientati alla ricerca, riducendo ad un anno il periodo per la loro conferma, attualmente di tre anni". Va chiarito infatti che la retribuzione annua del ricercatore non confermato è oggi di circa 13.417 euro netti, e quella del ricercatore confermato è di 19.203 euro netti. La retribuzione iniziale è quindi di circa 1.100 euro mensili netti, che dopo la conferma diventano 1.550 circa netti. La norma prevede che la conferma possa avvenire non più dopo tre anni, ma dopo un anno. "In tal modo", aggiunge il Ministro Moratti, "vogliamo adeguare sia pure parzialmente la retribuzione dei ricercatori italiani ai livelli retributivi del personale universitario che riveste analoghe posizioni nei principali Paesi comunitari". Va inoltre tenuto presente che l'età di accesso alla qualifica di ricercatore è elevata (circa un terzo accede alla carriera dopo il 38° anno, e l'età media è di 46 anni) sicché la retribuzione del ricercatore non confermato, originariamente stabilita per l'ingresso di giovani, risulta troppo bassa. Il decreto dispone un finanziamento di 14 milioni di euro a valere sul fondo Miur destinato agli enti di ricerca. ( fonte: Miur)