Secondo la LAV di Pordenone, c’è “un’anomalia in provincia”. Sul proprio sito analizza gli interventi sanitari ( sterilizzazioni) su animali non di proprietà e rileva che vengono effettuati “ esclusivamente tramite il servizio veterinario della Azienda per i Servizi Sanitari. Questa situazione nel tempo ha dato luogo a notevoli disagi che hanno compromesso l'ottimale gestione delle emergenze sanitarie. Gli ambulatori disponibili non permettono di coprire le effettive esigenze che devono affrontare i volontari quotidianamente impegnati nelle cure degli animali liberi ed in particolare dei gatti di colonia. I problemi principali sono dovuti ai rigidi orari di apertura degli ambulatori pubblici e alle lunghissime liste d'attesa”. Nel tentativo di superare una situazione ormai insostenibile, la LAV ha presentato una proposta di Convenzione ai veterinari privati della provincia per poter operare a condizioni agevolate sugli animali non di proprie-tà accuditi dai volontari delle associazioni pordenonesi. L'obiettivo è semplice: poter stipulare un accordo tra veterinari privati e comuni per migliorare il servizio sanitario veterinario pubblico abbattendone al contempo i costi. La LAV, che a novembre si è rivolta al Presidente di ANMVI FRIULI, Stefano Candotti, sottolinea che “i vantaggi per gli animali sarebbero evidenti potendo contare sull'apporto di nuovi medici qualificati e quindi su minori tempi di attesa e su una più capillare diffusione sul territorio dei servizi veterinari convenzionati”.
