UNA AUTHORITY PER LE PROFESSIONI
Fino a quando non sarà completata la riforma della Costituzione, le Regioni si attengono all’attuale versione dell’articolo 117: le amministrazioni locali hanno un potere legislativo concorrente in materia di professioni. La Camera dei Deputati ha sì approvato la riscrittura del 117 restituendo la materia alla competenza esclusiva dello Stato, ma l’iter di riforma non è ancora concluso.
Le Regioni quindi sono critiche verso la Vietti-bis, la bozza di riforma del Sottosegretario Vietti che recepisce già i nuovi orientamenti costituzionali e non lascia adito ad equivoci di competenza fra Stato e Regioni. Per questo, oggi e domani gli assessori regionali del settore e la Conferenza dei Presidenti delle Regioni esaminerà un documento in cui spiccano tre proposte: rappresentanza politica regionale per le professioni, potere di riconoscimento delle associazioni non regolamentate che esercitano sul territorio regionale e costituzione di una Authority indipendente che vigili e tuteli in perfetta autonomia il mondo professionale, che possa svolgere pienamente il ruolo di vigilanza e controllo che attualmente è di competenza del Ministero della Giustizia. Se domani la Conferenza delle Regioni darà il via libera, il documento passerà ai ministri e ai sottosegretari competenti.
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