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PROFESSIONI, APPUNTAMENTO DA BERLUSCONI

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Il presidente Berlusconi ha dato appuntamento al ministro Castelli e al sottosegretario Vietti per il prossimo 15 gennaio. In questo vertice il premier dovrebbe fare da paciere fra le due parti politiche per consentire alla riforma delle professioni di arrivare all’ambito traguardo e superare le difficoltà politiche incontrate finora da questo progetto di riforma. Il vertice è stato fissato prima di Natale durante un incontro al Quirinale fra il capo dello Stato e tutte le istituzioni. Lo avevano sollecitato sia le professioni ordinistiche attraverso il CUP che le professioni non regolamentate. La riforma delle professioni è sempre più urgente dicono i professionisti per adeguare l’Italia alle linee guida stabilita durante il consiglio di Lisbona del marzo del 2000 allinearsi ai parametri europei in fatto di professioni e competitività. Attualmente, sul tavolo ci sono due progetti concorrenti: la cosiddetta Vietti-bis e il progetto del Ministro Castelli sul quale vige il massimo riserbo, ma che fonti vicine al Guardasigilli dicono essere basato sul testo unificato Cavallaro-Federici in discussione al Senato e sul quale verranno presentati alcuni emendamenti. Le professioni propendono per la Vietti-bis, una rielaborazione del primo progetto di riforma delle professioni curato sempre dal sottosegretario alla Giustizia Michele Vietti di concerto con le professioni e recentemente aggiornato alla luce delle modifiche costituzionali finora approvate in Parlamento (fra queste la competenza esclusiva dello Stato sulle professioni per dare loro un profilo regolamentare più certo entro il quale le Regioni non abbiano la possibilità di interferire) e alla luce del principio della concorrenza da applicarsi anche alle professioni come da indicazioni della Ue e dell’Antitrust nazionale.