• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31396

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

CASO EMPOLI, LA POSIZIONE DELL’ORDINE

Immagine
Il Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Firenze e Prato, Lapo Strambi, scrive all’ANMVI in merito al “caso Empoli”, ovvero all’iniziativa della ASL 11 di attivare presso il suo Centro di Medicina Naturale servizi di medicina veterinaria non convenzionale per gli animali di proprietà.” Già in data 20/10/04 -scrive il Presidente Strambi - ho provveduto a formalizzare alla direzione generale della ASL 11 di Empoli una nota in cui, ricordato il contenuto delle norme che regolano la pubblicità sanitaria, si lamentava come le modalità di pubblicizzazione del nuovo servizio non fossero contemplate in detta normativa” Per l’Ordine di Firenze e Prato la nota “ era stata fatta per evitare che i Colleghi operanti nella corrispondente area si trovassero a fronteggiare situazioni di disparità relativamente ai mezzi pubblicitari utilizzabili per le comunicazioni agli utenti”. Nella sua risposta del 29 ottobre successivo il Direttore Generale della ASL 11–precisa Strambi- ha sostenuto “ che quanto pubblicato sui quotidiani e trasmesso dalla televisione non aveva alcun carattere pubblicitario ma solo di “informazione” . L’Ordine, ancora in attesa di documentazione da parte della ASL 11, “e nonostante la complessità tecnico-giuridica della materia” , fa sapere che “sta studiando la possibilità di presentare un esposto alla competente procura per la valutazione del caso”. Il Presidente Strambi infine si dice concorde con le conclusioni addotte da Professione Veterinaria sulla vicenda: per la rivista dell’ANMVI infatti “la professione veterinaria non ha strumenti per porsi sul mercato della concorrenza dei servizi con le stesse libertà tariffarie che hanno le strutture pubbliche o le mutue cooperative. Queste ultime, in aggiunta, hanno la possibilità di pubblicizzarsi (nelle trasmissioni della RAI come sulla stampa nazionale), mentre i liberi professionisti sono severamente limitati dalla L. 175/92. Le circostanze vedono il medico veterinario privato in condizioni innegabilmente di sfavore sul mercato e collocano tutti gli altri su posizioni dominanti”.