• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31438

FINANZIARIA, SI’ DEL SENATO

Immagine
Ultime battute al Senato sulla legge Finanziaria 2005, dopo l' ok alla fiducia sul maxi emendamento del governo che di fatto ha sostanzialmente riscritto la manovra che esce da Palazzo Madama. Tra le misure approvate: STUDI SETTORE, SALTANO GLI AUTOMATISMI: Il gettito che verra' meno sara' coperto con maggiori controlli anti-evasione sulle grandi imprese. Previsto anche un taglio orizzontale per 500 milioni (250 milioni nel 2005 e 250 nel 2006) alla Tabella C della Finanziaria, relativa a spese correnti della pubblica amministrazione. Oltre a sopprimere l'automatismo la nuova proposta introduce la pianificazione della revisione degli studi che dovra' essere programmata annualmente, entro il mese di febbraio, dal direttore dell'Agenzia delle Entrate. Ma la revisione potrebbe essere anticipata nel caso in cui vengano segnalati scostamenti tra l'andamento della contabilita' nazionale e il valore degli studio oggetto di analisi. CONCORDATO: i contribuenti che saranno invitati dall'amministrazione ad aderire alla pianificazione fiscale concordata avranno un mese di tempo in piu', rispetto ai trenta giorni originari. Arriva anche l' asseverazione, una sorto di bollino blu, da parte dei commercialisti che valuteranno gli elementi avanzati dai contribuenti. SANITA' E MANOVRE REGIONALI: sono stanziati 2 miliardi per il 2005 per ripianare il disavanzo delle Regioni del Servizio sanitario nazionale, negli anni 2001,2002, 2003. Le Regioni che ''sforeranno'' anche quest'anno, entro aprile dovranno aumentare le addizionali Irap e Irpef. IRAP, TAGLI SALGONO A CIRCA 700 MILIONI. L'emendamento fiscale del governo aveva previsto riduzioni dell'imposta regionale per le attivita' produttive, del valore di circa 500 milioni, sulle spese per la ricerca, sulle nuovi assunzioni e per il sud. Poi e' arrivato l'innalzamento della franchigia da 7.500 a 8.000 euro per le imprese con una base imponibile inferiore a 180.759,91 euro (che vale nel triennio 2005-7 circa 200 milioni). Previste deduzioni per ciascun nuovo assunto pari a 20.000 euro che sale a 40.000 per i nuovi assunti nel Mezzogiorno e delle aree disagiate del Paese. ( notizia e link sottostanti tratti dal Sole 24 ore)