Entro il 18 gennaio i tavoli tecnici del Ministero dell’università consegneranno al Sottosegretario Maria Grazia Siliquini le loro proposte di revisione delle classi di laurea e di laurea magistrale in attuazione del percorso a Y. Il confronto con gli ordini professionali prosegue “ a tamburo battente"- dice il Sottosegretario Siliquini, precisando che “ il dialogo tra mondo universitario e Ordini professionali, i cui rappresentanti compongono i gruppi di lavoro, ha l’obiettivo di fare in modo che l’offerta didattica corrisponda sempre più alle esigenze dei territori. In questo senso- prosegue Siliquini- deve crescere la sensibilità degli atenei”. Per il Ministero il ruolo degli Ordini in questa fase è determinante: “ i tavoli tecnici – ha aggiunto il Sottosegretario- sono liberi e se ritengono potranno anche ridurre i corsi inutili; dagli ordini possono venire indicazioni preziose circa gli sbocchi professionali e la preparazione necessaria”. Intanto, nessuna università ha avviato la sperimentazione del percorso a Y a partire già dall’a.a. 2004/2005. “Sarebbe pericoloso”- ha detto il presidente della Conferenza dei rettori, Piero Tosi- perchè dobbiamo ancora approfondire le norme”. Il cambiamento ritenuto più significativo è rappresentato dalla nuova struttura della laurea magistrale che sarà conseguita con 120 crediti autonomi senza il riconoscimento dei 180 crediti totalizzati nei primi tre anni. “ I vincoli per accedere alle lauree magistrali saranno posti dalle singole università ed è necessario che tutti garantiscano la qualità”. Il rischio è che alcuni atenei pongano barriere d’ingresso troppo esili, per avere più iscritti, oppure che si specializzino sulle lauree magistrali.(fonte il Sole 24 Ore)
