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ANMVI, PARTE L’AGGIORNAMENTO REGIONALE
Sabato 11 dicembre si terrà il primo incontro regionale dell’ANMVI. L’ha organizzato il Consiglio di ANMVI TRENTINO ALTO ADIGE con la collaborazione dell’Ordine di Trento. Gli argomenti del giorno saranno la sicurezza del lavoro e la gestione dei rifiuti sanitari. “ E’ una data simbolicamente molto importante- ha commentato il Vice presidente ANMVI Carlo Scotti, nella sua veste di Coordinatore delle ANMVI Regione- perchè segna l’avvio delle nostre attività sul territorio. La regionalizzazione, che siamo riusciti a completare grazie all’impegno di tanti Colleghi in tutta Italia, è importante per affermare il ruolo della nostra professione nei rapporti con le istituzioni locali e per conoscerne le peculiarità regionali, ma anche per portare capillarmente ai Colleghi il messaggio culturale che l’ANMVI sta portando avanti. La professione cresce in consapevolezza e forza se è più preparata ad affrontare il complesso quadro delle normative professionali”. L’11 dicembre, a Trento, saranno relatori Carlo Pizzirani, e Giorgio Neri. L’incontro sarà riproposta da ANMVI VENETO Monastier (TV) il 30 gennaio 2005.
Si farà invece il punto sui rapporti tra veterinaria pubblica e privata il 12 dicembre prossimo a
Caserta, nell’abito dell’incontro regionale di ANMVI CAMPANIA In particolare l’incontro sarà l’occasione per affrontare alcune problematiche che da tempo interessano la regione Campania ed altre, come il randagismo e il passaporto europeo per cani gatti e furetti, di rilevanza nazionale. “Il Consiglio Regionale ANMVI Campania – spiega Antonio Limone, Presidente ANMVI Campania - ha inteso con questa iniziativa contribuire a realizzare un tavolo di discussione nella nostra Regione, che servisse a ricercare le soluzioni più idonee, scaturite da un confronto che sarà sicuramente serrato,ma senz'altro sereno, tra le diverse componenti della Veterinaria. I Medici Veterinari dipendenti pubblici ed i liberi professionisti devono trovare occasioni proficue per elaborare una linea di condotta condivisa che non crei collisioni nello svolgimento dell'attività professionale. Non è possibile in questa regione – conclude il Presidente - proseguire in un clima fatto di circolari e di rivendicazioni senza immaginare che la professione veterinaria non ricerchi innanzitutto al proprio interno le soluzioni più idonee. Aver coinvolto gli ordini professionali invitando tutti i Presidenti Campani è il segnale che la professione ha il dovere di ricercare nella massima sintesi, la strada da seguire per far si che problematiche molto complesse, quali il randagismo, non dividano la categoria anzi l'uniscano attraverso soluzioni idonee e condivise.”