La Commissione Nazionale Ecm ha ufficializzato la sua proposta per l'accreditamento dei provider di formazione residenziale e Fad che ora per essere operativa dovrà essere approvata dalla Conferenza Stato-Regioni. "L'Accordo fra il Ministro della salute e le Regioni del 20 maggio 2004 - spiega una nota del ministero della Salute - aveva demandato ad un Gruppo tecnico di lavoro paritetico Ministero-Regioni la revisione del documento di Cernobbio del 2003 sui requisiti e sulle procedure di accreditamento dei provider di formazione residenziale e a distanza. Il Gruppo di lavoro ha elaborato l'unito documento (Requisiti minimi per l'accreditamento dei provider per ECM). La Commissione nazionale ha condiviso il documento e lo ha proposto al Ministro della salute, rappresentando, altresì, l'esigenza di prevedere, per il primo biennio, l'obbligo del collegamento dei soggetti privati con una struttura sanitaria pubblica, un ordine e collegio professionale o una società scientifica, riconosciuta ai sensi del decreto ministeriale 31 maggio 2004". La proposta è ora alla valutazione del Ministro della salute e, con le eventuali modifiche disposte dal Ministro stesso, sarà trasmessa alla Conferenza Stato-Regioni. "La Commissione Nazionale Ecm - ha spiegato a Doctornews la dottoressa Maria Linetti, responsabile della segreteria della Commissione Ecm - sta preparando un apposito regolamento attuativo per guidare i provider ad evitare di incorrere in conflitti di interesse riguardo alle sponsorizzazioni che se fatte secondo le regole potranno avvenire".