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SANITA’ BLOCCATA IN STATO REGIONI

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Le Regioni interrompono quatro mesi di “silenzio istituzionale” e tornano oggi al tavolo di concertazione con il Governo. “All’ultimo appuntamento della Conferenza- ha spiegato Enzo Ghigo al Sole24Ore- sono andato per sbloccare i trasferimenti di fondi su molti punti, tra quest il fondo sociale del Welfare, per il quale era stato dato l’assenso, ma il Governo ha risposto che non c’erano soldi”. Secondo Ghigo, Presidente della Conferenza, ”le Regioni stanno facendo di tutto per riaprire il dialogo, ma sono ancora in attesa”. Molte le questioni sanitarie rimaste in sospeso. Dal febbraio ad oggi l’unica misura sanitaria che ha avuto il via libera è stato il riparto del fabbisogno 2004. Numerosi gli schemi di decreto al palo, fra questi alcuni di attuazione di direttive UE sul controllo ufficiale di prodotti e integratori alimentari, anche per il settore degli animali, sui limiti di esposizione professionale agli agenti chimici e sui livelli di sostanze pericolose nei mangimi. In sospeso anche un paio di schemi di Dlgs sulla peste suina classica e su quella africana. E inoltre, anche se il provvedimento è decaduto, le Regioni non hanno mai discusso il Dl sulle emergenze sanitarie bocciato per incostituzionalità dalla Camera a marzo (poi riformulato dal Governo e attualmente in approvazione a Palazzo Madama). Lo stesso vale per lo schema di Ddl su “Principi fondamentali in materia di Servizio Sanitario Nazionale”, il provvedimento sulla governance del ministro Sirchia, su cui però i governatori avevano già pronte critiche e bocciatura.