Sul camper di Potenza per le sterilizzazioni di randagi e animali di proprietà, la Federazione degli Ordini Veterinari era intervenuta ufficialmente all’inizio di aprile inviando una nota alle autorità competenti della Basilicata e della città di Potenza. In questa lettera, la FNOVI sosteneva “l’illegittimità della struttura sanitaria” e osservava che l’iniziativa comporta “distrazione di fondi pubblici “ e “alterazione del mercato dei servizi professionali”.
Alla FNOVI, ha replicato nei giorni scorsi il Direttore Generale della ASL 2 di Potenza, Attilio Salvatore Nunziata con uno scritto inviato anche al nostro quotidiano con preghiera di pubblicazione. Secondo Nunziata la posizione della FNOVI “scaturisce da una scarsa informazione sulle premesse da cui la campagna di sterilizzazioni ha preso avvio e sulle condizioni reali di qualità e capacità dei Servizi Veterinari Pubblici di questa Regione che operano, è bene riconoscerlo, con grande professionalità ed efficacia, anche nel settore del randagismo. Chissà – scrive Nunziata- se proprio tale efficienza ed i risultati importanti e significativi che, nell’interesse della collettività, sono stati raggiunti, non abbiano suscitato le rimostranze di chi pensa, forse in maniera troppo esclusiva, ai propri interessi di bottega”. La campagna di controllo delle nascite “ non è disgiunta da tutta una serie di iniziative volte alla formazione – informazione dei Cittadini, fin dall’età scolare e che esse sono ormai portate avanti da oltre 10 anni, con grande apprezzamento, e sono coordinate con le Amministrazioni Comunali, come quella di Potenza, che fattivamente sostengono queste iniziative”.
Nella nota della ASL si ricorda che simili iniziative “sono estese a molti Comuni di tutte le 5 Aziende Sanitarie Regionali, tutte dotate di Ambulatori mobili debitamente autorizzati, previo pareri favorevoli dei Servizi Veterinari Aziendali. Nunziata sostiene la piena legittimità del proprio operato: “
nel rispetto della Legge Regionale 25 gennaio 1993, n°6, obbliga i Servizi Veterinari Pubblici Regionali a procedere alle operazioni di controllo delle nascite, gratuitamente, sia per soggetti randagi che di proprietà.Tale scelta politica regionale, strategicamente molto efficace, ha consentito di sopperire alla mancanza di strutture su un territorio molto vasto (ben 53 Comuni per la sola Asl n°2) e di fornire un servizio finalizzato all’identificazione ed al controllo dei soggetti anche delle zone più periferiche (masserie ed aziende zootecniche) altrimenti tagliate fuori da tali azioni di prevenzione.”
In merito all’Accordo Stato Regioni richiamato dalla FNOVI per sottolineare l’inammissibilità di strutture veterinarie mobili, Nunziata scrive che “l’ambulatorio mobile dell’Azienda Sanitaria USL n°2 di Potenza, svolge attività connesse a strutture territoriali fisse (Ambulatori) aggiungendo che “se il citato Accordo Stato Regioni, peraltro recentissimo, farà mutare la Legislazione, anche Regionale, del settore” ne verrà preso atto. Pertanto parlare di illegittimità per la Direzione Generale della ASL di Potenza è “fuori luogo”. Nunziata ritiene che la posizione della FNOVI contenga “elementi di forte delegittimazione dei Veterinari Pubblici” e assicura la Federazione che “i Veterinari Pubblici che operano in questo settore, ma forse anche i Dirigenti delle altre Unità Operative Veterinarie, non svolgono, fino ad oggi, e nella pressoché totalità, attività libero professionale, né intra che extra moenia” Nessuna ingerenza nel privato. In proposito, Nunziata conclude “Sarebbe facile, comunque, ribaltare tale accusa, in considerazione che mancando il Servizio Pubblico, regnerebbe il monopolio delle strutture private”.( lettera della ASL 2 di Potenza del 20/04/04)