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IRAP,IL CONDONO NON FERMA I RIMBORSI

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L'Agenzia delle Entrate ha sempre ribadito l'impossibilità per il contribuente che ha aderito al Condono fiscale di continuare a sostenere le richieste di rimborso dell'IRAP riferite agli stessi anni. Secondo i funzionari dell'Agenzia, infatti, essendo l'adesione al condono l'accettazione di una transazione definitiva per quanto riguarda la propria posizione con il fisco questa dovrebbe chiudere ogni posizione riferita agli anni condonati e quindi annullare anche ogni richiesta di rimborso indipendentemente dalla sua motivazione. Contro questa interpretazione si sono però già espresse alcune Commissioni Tributarie, in particolare più volte quella di Parma, che al contrario sostiene la piena legittimità del contribuente ad insistere nella richiesta di rimborso dell'IRAP indipendentemente dalla sua adesione al condono. L'IRAP continua quindi ad essere motivo di forte conflitto fra i contribuenti, soprattutto libero professionisti, ed il ministero che da anni assicura un suo intervento risolutivo ma che in realtà continua a sostenere posizioni illogiche e contrastanti con la stessa sentenza della Corte Costituzionale. In attesa di una presa di posizione della Corte di Cassazione che di fronte ai numerosi ricorsi possa mettere una parola definitiva sulla questione, l'ANMVI ribadisce che il professionista non può rientrare fra i contribuenti soggetti a questa imposta e ricorda quindi la legittimità e convenienza per i veterinari privati, anche nel caso in cui abbiano aderito al Condono, di presentare agli uffici competenti domanda di rimborso per il relativo importo già versato.