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BLU TONGUE, DUE MOZIONI A MONTECITORIO

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Nella seduta odierna l’Aula di Montecitorio discute due mozioni sulla vaccinazione contro la blu tongue, presentate all’inizio di marzo dall’on Luca Marcora ( Margherita-Ulivo) e dal Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, On Giacomo De Ghislanzoni (FI). Entrambe le mozioni impegnano il Governo ad attivarsi affinché siano stanziate risorse finanziarie adeguate per sostenere le aziende zootecniche che risultino danneggiate in seguito alla vaccinazione contro la febbre catarrale degli ovini, ad intensificare gli sforzi per rendere disponibili al più presto vaccini inattivati; a farsi promotore in sede europea di una proposta di cambiamento delle attuali direttive in materia di movimentazione di animali; a sviluppare e migliorare la collaborazione tra tutti gli istituti zooprofilattici per contrastare con maggiore efficacia la blue tongue; a provvedere allo studio entomologico e ad avviare un programma di lotta contro gli insetti vettori, anche tramite la formazione degli operatori interessati; a sospendere la campagna di generalizzata vaccinazione di imminente avvio e ad avviare un costruttivo confronto con gli allevatori . La mozione del deputato Marcora chiede anche di rivedere il nuovo protocollo appena definito dal ministero della salute, affinché siano garantite effettivamente l'impossibilità di sieroconversione e la minimizzazione dei danni per gli allevatori. Marcora ricorda infine che il Sottosegretario Cursi “nel rispondere ad un'interrogazione a risposta immediata in Commissione agricoltura presentata nel mese di dicembre 2003, ha fornito dati sconcertanti, affermando che, in seguito alla vaccinazione contro la blue tongue, i servizi veterinari hanno segnalato per il 2001 n. 21 aborti tra gli ovini e n. 318 tra i bovini, mentre per il 2002 si sono registrati n. 32 aborti tra gli ovini e n. 121 tra i bovini; i dati forniti dal Governo sono in totale contrasto con quanto denunciato dagli allevatori e dimostrano in maniera evidente che il fenomeno sfugge totalmente alle rilevazioni delle autorità veterinarie, a causa di procedure inadeguate e penalizzanti per gli allevatori già danneggiati dai postumi della vaccinazione”.