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PENSIONI, ENPAV FUORI DALLA RIFORMA

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ENPAV fuori dalla riforma delle pensioni. Non si applicherà alla previdenza dei professionisti la riforma delle pensioni allo studio del Ministero del Welfare. Questo l’esito dell’incontro di giovedì scorso fra i presidenti di tutte le casse professionali e il Ministro Roberto Maroni. Non sarà quindi esteso ai liberi professionisti l’innalzamento dei requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia a 60 anni di età con 35 di contributi. Il Ministro si è impegnato a sostenere questa interpretazione della “delega” in fase di discussione in Aula. La riforma resta invece applicabile alle pensioni di anzianità: tutti i professionisti dovranno maturare 40 anni di versamenti. Alle Casse è stata riconosciuta la possibilità di istituire e gestire fondi di previdenza ed assistenza integrativa e di deliberare aumenti dei contributi soggettivi per gli iscritti su base volontaria. Restano tutti da discutere invece altri cavalli di battaglia delle casse, bocciati dalla Commissione Bilancio del Senato: parametri flessibili per il contributivo, possibilità di gestire fondi immobiliari, introduzione del silenzio-assenso sulle delibere degli enti dopo 120 giorni, regime fiscale agevolato per la previdenza complementare, disciplina della totalizzazione e versamenti alla cassa dei contributi da collaborazioni del professionista anzichè all’INPS. In questi giorni, l’ ENPAV ha fissato la prossima Assemblea Nazionale dei suoi Delegati: il 26 giugno sono chiamati all’approvazione del Conto Consuntivo 2003.