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SANITA’, SCIOPERO SENZA PRECEDENTI

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Quella di oggi è una mobilitazione senza precedenti, una giornata di protesta ''mai vista in Italia'', come l'ha definita il segretario nazionale della Fp Cgil, Massimo Cozza. A scioperare, per la prima volta uniti sono 130.000 fra medici e dirigenti, veterinari, farmacisti, fisici, chimici, biologi, psicologi e amministrativi e 25.000 specializzandi. Per i sindacati le adesioni sono al 90%. Lo sciopero dei veterinari rischia di provocare il blocco della macellazione e la possibilita' di fare uscire dai mercati generale il pesce che deve essere certificato. Dura la reazione dei sindacati alla lettera del Ministro della Salute pubblicata sul Corriere della Sera di sabato 7 febbraio in cui Sirchia si definiva “ totalmente a favore del mantenimento del Servizio sanitario nazionale e dei suoi valori”, dichiarazione che per la CIMO-ASMD arriva ''fuori tempo massimo''. Le 42 sigle dei sindacati medici protestano contro il blocco del rinnovo del contratto, scaduto da oltre due anni, e a difesa del Servizio Sanitario Nazionale, per il quale mancano risorse sufficienti. Per i medici veterinari del SSN lo sciopero assume anche il senso della difesa della loro collocazione istituzionale al Ministero della Salute. “La veterinaria italiana – ha dichiarato il presidente dell’ANMVI Paolo Bossi- è unita nel sostenere ogni azione di contrasto nei confronti di passaggi di competenze ad altro Dicastero”. A quest’ultimo proposito, la veterinaria registra nelle ultime settimane continue attestazioni di solidarietà. L’ultima in ordine di arrivo quella del Senatore Antonio Di Pietro.