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DOPING, INCHIESTA COINVOLGE VETERINARI

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Una trottatrice inglese di tre anni già dopata e 400 flaconi di anabolizzanti steroidei utilizzati per dopare cavalli da corsa sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza dell'aeroporto di Fiumicino in collaborazione con le Fiamme gialle delle regioni Toscana e Sicilia. Le indagini, durate circa un anno, hanno portato alla denuncia di dieci persone e alla scoperta di un vasto traffico internazionale di sostanze dopanti e ormonali principalmente del tipo 'stanozololo' e 'Acth'. L'inchiesta partita dal sequestro di "Imco Loves", che aveva partecipato a una gara di trotto, in un terreno nelle zona della Magliana, si è sviluppata oltre che nel Lazio in Toscana e Sicilia. L'ideatore del traffico di anabolizzanti sarebbe un uomo originario di San Miniato (Pisa), ma domiciliato a Roma che, avvalendosi del fatto di essere titolare di una società di commercio di prodotti alimentari per cavalli, si riforniva dei prodotti dopanti attraverso spedizioni postali per poi rivenderli a veterinari o fantini. Nell'inchiesta risulterebbero coinvolti due veterinari, uno di Roma e l'altro di Livorno, un allenatore di cavalli, due fantini, uno di Roma l'altro di Livorno, quattro tenutari, due di Roma, uno di Poggibonsi (Siena) e l'ultimo della Sicilia. Le indagini sono rivolte anche ad eventuali collegamenti con il fenomeno delle corse clandestine. I medicinali utilizzati per aumentare la massa muscolare dei cavalli da corsa e migliorarne le prestazioni nelle competizioni agonistiche, anche se hanno effetti collaterali devastanti, arrivavano attraverso spedizioni postali dall'Argentina, dal Canada e dall'Australia. L'organizzazione provvedeva poi alla distribuzione a veterinari, fantini, allenatori e proprietari di cavalli da corsa, tutti operanti tra il Lazio, la Toscana e la Sicilia. I finanzieri hanno effettuato decine di perquisizioni domiciliari nei confronti degli indagati su ordine del sostituto procuratore di Roma Felicetta Marinelli che coordina le indagini. A tutte le persone coinvolte sono stati contestati reati che vanno dalla frode sportiva alla ricettazione, alla falsità di certificazioni veterinarie e commercio di medicinali esteri senza la relativa prescrizione e autorizzazione da parte del ministero della Sanità. (ANSA)