• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31429

CJD, DECESSO PER TRASFUSIONE

Immagine
Un uomo britannico è morto per la variante umana del morbo della mucca pazza (Bse) in seguito ad una trasfusione di sangue ricevuta anni fa da una persona infetta, ma ignara di esserlo. L’opinione pubblica inglese, già provata (i decessi per questa malattia sono arrivati a 143) è in allarme nonostante che il Ministro della Sanità, John Reid, affermi che non c’è ancora la certezza del contagio fra le due persone. Sarebbe, comunque, il primo caso della nuova variante della morbo di Creutzfeldt-Jakob trasmessa da una trasfusione di sangue. Convinte che nel sangue i prioni (le proteine patologiche responsabili del morbo) si annidassero nei globuli bianchi, le autorità britanniche nel 1998 avevano imposto che queste cellule venissero rimosse dal sangue destinato alle donazioni e l’anno dopo che per le immunoglobuline, l’albumina e i fattori della coagulazione si utilizzasse plasma importato prevalentemente dagli Stati Uniti. Ma il rischio di trasmissione del morbo della mucca pazza potrebbe essere più alto di quanto si è pensato finora ed essere veicolato dai globuli rossi. In effetti una ricerca pubblicata l’anno scorso sul Journal of General Virology dall’Istituto inglese per la salute degli animali sembra dar credito a questa ipotesi: le pecore trasfuse sperimentalmente con globuli bianchi di altri animali colpiti da scrapie (l’equivalente ovino della Bse) non si sono ammalate, mentre il morbo ha colpito alcune di quelle che hanno ricevuto sangue intero infetto. Dato che non conferma la pericolosità dei globuli rossi, la fa solo sospettare, ma dimostra l’inutilità di eliminare i globuli bianchi. «La situazione in Inghilterra è a rischio, inutile negarlo - commenta Maurizio Pocchiari, dell’Istituto superiore di Sanità, responsabile per l’Italia della sorveglianza sulla malattia di Creutzfeldt-Jakob -. Tutti i Paesi europei, fuorché la Francia, già da tempo hanno preso precauzioni rigide, tuttora in vigore: vengono escluse dalla donazione di sangue le persone che dall’80 al ’96 hanno soggiornato in Inghilterra per sei mesi, anche non continuativi. Non solo: in Europa, come negli Stati Uniti, è proibito utilizzare plasma di donatori inglesi per la produzione di emoderivati. Per quanto ci riguarda, l’unico caso accertato di variante umana della Bse è stato quella di una ragazza siciliana morta l’estate scorsa». Possiamo escludere che ci siano in Italia persone che stanno incubando la malattia? «No, nessuno ci consente di dire che siamo a rischio zero - risponde l’esperto -. Certo, il pericolo sembra oggi altamente improbabile». Negli altri Paesi i casi sono stati uno in Canada, uno negli Stati Uniti, sei in Francia e uno in Irlanda. (Corriere della Sera, 19/12/2003)