“La Commissione, in sede di monitoraggio degli eventi formativi residenziali, ha rilevato varie irregolarità imputabili non solo alla novità del programma e del sistema ECM, ma anche alla mancanza di specifica esperienza professionale degli organizzatori e ad interpretazioni arbitrarie distorte delle disposizioni di legge e degli accordi Stato-Regioni”. La circolare inviata oggi dalla Segreteria della Commissione Nazionale per l’Educazione Continua in Medicina parla chiaro: “Nel settore dell’ECM si sono, progressivamente inseriti molti soggetti che si sono improvvisati organizzatori di attività formative senza possedere, né direttamente né in associazione con altri soggetti, le necessarie competenze clinico-assistenziali, tecniche, scientifiche nonché un minimo di struttura organizzativa, che lo svolgimento dell’attività di formazione continua, specie medica e sanitaria, richiede”. I provider presentano all’accredito eventi incongruenti, o incoerenti “con gli obiettivi formativi di interesse nazionale e con le finalità di qualificazione specifica del profilo cui sono destinati” e, in buona sostanza,non sono ancora capaci di interagire correttamente con il sistema informatizzato dell’ECM. Scrive la Segreteria: “Non è tollerabile che, dopo circa due anni di funzionamento dell’attuale sistema, la Segreteria, al di fuori dei propri compiti istituzionali, sia ancora costretta a svolgere, nei confronti di una parte rilevante di organizzatori, funzioni di consulenza e di costante supporto per aspetti operativi di interesse dei singoli organizzatori, i quali con un minimo di struttura organizzativa stabile dovrebbero essere ormai in grado di svolgere agevolmente gli adempimenti che li riguardano”.
