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FARMACI IN INTERNET: NO DELLA UE

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Con una sentenza, pubblicata ieri a Lussemburgo, i giudici europei chiariscono che non e' possibile vendere un farmaco per corrispondenza in un altro Stato membro se nel paese di destinazione non e' autorizzato o soggetto a prescrizione medica. La Corte Ue pone quindi alcuni paletti giuridici a protezione del consumatore, ma afferma anche che un divieto nazionale di vendere per corrispondenza i medicinali e' contrario al diritto comunitario per i farmaci che hanno ottenuto un'autorizzazione all'immissione in commercio e non sono soggetti a prescrizione medica. I giudici europei si sono pronunciati in una causa pregiudiziale che vede il Deutscher Apothekerverband (federazioni e associazioni che raggruppano oltre 19.000 farmacisti tedeschi) contro una farmacia olandese stabilita a Landgraaf (Olanda) che dal giugno 2000 offre in vendita via internet medicinali per uso umano. Si tratta di farmaci autorizzati o in Germania o nei Paesi Bassi per i quali viene descritto il contenuto della confezione e indicato il prezzo in euro. La farmacia olandese classifica un dato medicinale come soggetto a prescrizione medica quando quel farmaco e' considerato tale in Olanda o nello Stato in cui risiede il consumatore. La consegna di questo tipo di medicinale avviene solo su presentazione della ricetta medica originale. Il farmaco puo' essere ritirato personalmente o tramite un servizio di corriere. La Corte Ue ha oggi sottolineato che un divieto nazionale di vendita per corrispondenza dei medicinali costituisce una restrizione della libera circolazione delle merci in Europa. In particolare, qualora si tratti di medicinali non soggetti a prescrizione medica il divieto non e' giustificato. Per quanto riguarda invece i farmaci soggetti a prescrizione medica, la Corte Ue giudica che permetterne la consegna - sulla base di una ricetta e senza ulteriore controllo - potrebbe aumentare il rischio che prescrizioni mediche vengano usate in modo abusivo o scorretto. Pertanto, puo' essere giustificato un divieto nazionale di vendita per corrispondenza dei medicinali soggetti a prescrizione medica. La sentenza si pronuncia anche in materia di pubblicita' relativa alla vendita per corrispondenza di medicinali. Al riguardo la nota della Corte Ue constata che il ''divieto che colpisce i medicinali, sottoposti ad un'autorizzazione (ma che pero' non la hanno in concreto ottenuta) o i medicinali soggetti a prescrizione medica, e' conforme al divieto stabilito dalla direttiva comunitaria e dal codice comunitario in materia di pubblicita' relativa ai medicinali''. Invece, il codice comunitario ''non consente un divieto di pubblicita' per i medicinali che sono autorizzati e che non sono soggetti a prescrizione medica''. (ANSA).