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BLU TONGUE, IL VACCINO NON SI TOCCA

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Si è svolto ieri pomeriggio, presso la sede del Ministero della Salute il programmato incontro tra il Ministro Sirchia e le parti interessate alla questione blue tongue. Le maggiori autorità scientifiche del Ministero, la FNOVI, il SiVEMP e le organizzazioni degli allevatori hanno fatto il punto della situazione “al fine di chiarire l’attuale situazione epidemiologica e valutare le future strategie di lotta alla Blue Tongue”. Il Ministro ha auspicato la realizzazione di un progetto per la soluzione del problema blue tongue che veda interessate le associazioni di categoria e la veterinaria. La FNOVI, presente attraverso il suo Presidente Domenico D’Addario e il Consigliere Nazionale Giuseppe Licitra ha dato la propria disponibilità alla costituzione di un gruppo di lavoro che veda coinvolta tutte le parti interessate. Licitra, ha considerato “positiva la disponibilità del Ministro di sentire la parte veterinaria prima del varo di una normativa indirizzata a tutta la veterinaria pubblica. Questa condizione – ha aggiunto - potrà evitare la tensione che in questo momento attraversa la veterinaria pubblica nell’applicazione di una normativa burocratica e che non tiene conto delle qualità professionali del singolo operatore, abbassandone l’efficacia nel perseguimento dei fini sanitari”. Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha affermato che la validità del vaccino è indiscutibile ed il governo è intenzionato a sostenerla, mentre il direttore generale dei servizi veterinari, Romano Marabelli ha annunciato la possibilità di effettuare la movimentazione del singolo animale alla vaccinazione anche in assenza del raggiungimento della percentuale dell’80% dei capi presenti in azienda, così come previsto dall’attuale normativa. Marabelli ha inoltre auspicato che le Regioni varino delle normative finalizzate al sostegno della parte allevatoriale, così come già è stato fatto nelle regioni della Sardegna e dell’Umbria. La parte delle organizzazioni allevatoriali rappresentata da tutte le maggiori associazioni di categoria (CIA, Coldiretti, Confagricoltura, AIA ed alcune organizzazioni regionali che fanno capo alle organizzazioni nazionali) hanno sostenuto che l’avvio della vaccinazione deve essere preceduta da una normativa che prenda in considerazione i danni che le aziende subiscono e che, come sostenuto dalla Confagricoltura, nella Regione Lazio sono quantificabili in una minore nascita di animali valutabili in una percentuale dell’20% che, proiettati sul potenziale produttivo aziendale, rappresenta una dato rilevante nella riduzione del reddito. Intanto il Direttore Marabelli ha scritto alla Regione Campania, con riferimento ad una nota inviata dal SIVEMP nella quale si denunciavano lesioni a veterinari ufficiali in attività di servizio nella ASL SA/1. Scrive Marabelli: “si invita la Regione in indirizzo a prendere gli opportuni provvedimenti, anche promuovendo il coinvolgimento delle forze dell’ordine, quanto meno nelle situazioni che presentano maggior pericolosità, onde tutelare l’incolumità personale dei Veterinari Ufficiali che si limitano ad esercitare le funzioni cui sono preposti”.