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FORMAZIONE, DEDUCIBILITA' INTEGRALE?

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Il sistema ECM, rendendo obbligatorio l'aggiornamento per tutti gli operatori sanitari, ha spinto molte associazioni professionali del settore, fra cui l'ANMVI, a richiedere la completa deducibilità fiscale dei costi sostenuti per la formazione. Anche altre categorie professionali non sanitarie, come quelle dei ragionieri, dottori commercialisti, ingegneri, avvocati, ecc. stanno presentando la stessa richiesta in seguito alle deliberazioni dei rispettivi Ordini di appartenenza che hanno introdotto o rafforzato l’obbligo deontologico all’aggiornamento professionale. In particolare, i ragionieri commercialisti, che dal settembre 2002 sono obbligati dal loro Ordine a 30 ore annue di aggiornamento, si sono rivolti al Ministro Tremonti; al Ministro delle Finanze hanno così chiesto che nella Finanziaria venga inserito un emendamento per la deducibilità fiscale integrale dei costi sostenuti dai professionisti per la formazione obbligatoria. Si richiede in sostanza la modifica dell'art.50 del Tuir che a proposito di partecipazioni a convegni o corsi di aggiornamento professionale, prevede ora una deducibilità fiscale limitata soltanto al 50% dei costi sostenuti.