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UNIVERSITA’: APPROVATO IL DOCUMENTO

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La Conferenza dei Presidi, riunita a Roma, lo scorso 20 ottobre ha approvato un documento in merito all’apertura di nuovi corsi di laurea. Per i Presidi delle Facoltà di medicina Veterinaria “L’apertura di nuovi Corsi di Laurea in classe 47/S non può che aggravare una situazione per certi aspetti già precaria, che inevitabilmente avrà ripercussioni negative anche sulla credibilità del sistema formativo veterinario tanto a livello europeo quanto in ambito nazionale”. La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina Veterinaria, manifestando la massima solidarietà al prof. Girardi per le motivazioni delle sue dimissioni, nell’esprimere rammarico per il fatto che, su un tema così rilevante per il futuro della formazione veterinaria italiana, le Facoltà si siano mosse non sempre in consonanza tra loro, ha sottolineato con forza la grave preoccupazione per la evidente volontà degli Organi competenti di procedere, nonostante un parere unanime e contrario della Conferenza, all’attivazione di un nuovo Corso di Laurea in Medicina Veterinaria, in assenza dei parametri di qualità dell’EAEVE. “La decisione di attivare un nuovo Corso di Laurea – riporta il documento - non appare utile, e tantomeno necessaria, rispetto ad un piano strategico nazionale che abbia a cuore gli interessi della Scuola Veterinaria italiana chiamata, oggi ancor più che in passato, ad uno stringente confronto europeo ed internazionale. Fra le 14 Facoltà italiane attualmente esistenti solo due hanno raggiunto gli standard minimi fatti propri dall’ EAEVE (European Association of Establishments for Veterinary Education); ben diversa la situazione negli altri Paesi europei: in Francia sono già state riconosciute tre Facoltà su quattro; in Germania quattro su cinque; in Gran Bretagna quattro su sei; in Spagna quattro su nove. E’ interessante sottolineare come le difficoltà italiane siano in gran parte collegate alla carenza di moderne dotazioni strutturali e, in second’ordine, all’insufficiente disponibilità di personale tecnico e docente. Il nuovo Corso di Laurea di classe 47/S dell’Università della Magna Grascia, infatti, non essendo inserito all’interno di una Facoltà dedicata, pone gravi preoccupazioni in ordine alla possibilità di rispondere alle peculiari specificità delle Scuole di Medicina Veterinaria e di quelle italiane in primis che, uniche in Europa e nel mondo, hanno voluto e saputo costruire professionisti al servizio non solo della salute e del benessere animale ma anche a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini. La nuova iniziativa, tra l’altro, disattende quanto stabilito dal Documento DOC12/02 del CNVSU, interamente recepito dalla nota del MIUR n. 995 del 3 luglio 2003, che indica in 50 il numero minimo di studenti per i Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria, e non sembra trovare giustificazione nelle attuali prevedibili necessità del mercato del lavoro ove, al contrario, si paventa un sostanzioso incremento del soprannumero di laureati.” In base a queste considerazioni, i Presidi delle Facoltà di Medicina Veterinaria invitano con forza gli Organi competenti a voler coinvolgere la Conferenza dei Presidi e le Organizzazioni di categoria prioritariamente a qualsiasi iniziativa didattica che riguardi la Classe 47/S. La Conferenza dei Presidi, inoltre, si impegna a sottoporre all’approvazione dei rispettivi Consigli di Facoltà questo stesso documento il quale impegna le singole Facoltà a non fornire alcun supporto didattico, tecnico e scientifico ad alcuna nuova iniziativa che non risponda pienamente ai parametri di qualità fissati dal sopra citato documento del CNVSU e, a livello europeo, dall’EAEVE. Per quanto riguarda il nuovo Corso di Laurea in Medicina Veterinaria dell’Università della Magna Graecia, la Conferenza dei Presidi, preso atto del Decreto Ministeriale del 3 settembre 2003, peraltro non ancora reso pubblico, chiede ai Consigli delle singole Facoltà di Medicina Veterinaria di non assicurare alcun supporto didattico, tecnico e scientifico alla sopra citata Università nel caso in cui tale corso di laurea non si sia adeguato – nel termine di 12 mesi dall’approvazione del suddetto Decreto Ministeriale – a quanto previsto dai Documenti del CNVSU DOC 12/02 e DOC 11/03, fatta salva, ovviamente, la conclusione del ciclo di studi già attivato. La Conferenza, infine, chiede al Ministero competente un confronto su questi temi, nonché l’apertura di un tavolo tecnico-scientifico che, di concerto con gli Organi Ministeriali, promuova il rapido raggiungimento dell’accreditamento europeo delle Facoltà esistenti in Italia con un adeguato supporto economico, anche rivedendo il peso economico degli studenti in sede di computazione della destinazione delle risorse ministeriali a supporto della didattica. La Conferenza dei Presidi ha inoltre ringraziato il Prof. Girardi, per le numerose iniziative da lui intraprese nel corso della sua Presidenza e, soprattutto, per la qualità del lavoro svolto, esprimendogli nel contempo profonda stima e solidarietà anche per la passione, coerenza e trasparenza d’azione che ha sempre contraddistinto il suo mandato.