L’Ordine dei medici veterinari di Cuneo ha deliberato di non concedere il patrocinio ad iniziative culturali per medici veterinari organizzati dalle Facoltà di Veterinaria di Bologna, Napoli e Bari. La delibera, adottata all’unanimità dal Consiglio dell’Ordine l’8 novembre scorso, nega il patrocinio anche ad iniziative culturali che abbiano fra i relatori docenti delle medesime Facoltà.
La decisione, valida fino a tutto il mandato del Consiglio, è la risposta dell’Ordine di Cuneo all’attivazione del corso di laurea in medicina veterinaria presso l’Ateneo di Catanzaro. Per l’attivazione di questo corso si è creato un inter-ateneo grazie alla collaborazione delle Facoltà citate, che hanno garantito “la fattibilità del progetto”. Lo spiega il CNVSU, il Comitato che per il Ministero dell’Università valuta il sistema universitario: "Al fine di garantire la fattibilità del progetto e di assicurare la sua corretta impostazione l'Università ( Catanzaro ndr) si è dotata di un Comitato Tecnico Scientifico costituito, oltre che da un docente della stessa Università, dai Presidi della Facoltà di Medicina Veterinaria delle sedi di Napoli, Bari e Bologna. Con le stesse Università sono stati siglati accordi di collaborazione, miranti in primo luogo ad assicurare la copertura degli insegnamenti nella fase di avvio, e presumibilmente la cooperazione scientifica necessaria per stabilire qualificate attività di ricerca scientifica."
Il Vice Presidente ANMVI – Carlo Scotti - afferma: “Ci risulta che anche altri ordini professionali stiano attivando iniziative in tal senso come risposta politica ad una decisione che provocherà danni non indifferenti a tutta la categoria. Ci auguriamo che questa presa di posizione dell’Ordine dei Medici Veterinari di Cuneo e di altri ordini possa far riflettere profondamente sull’opportunità di continuare a istituire corsi di laurea che non fanno altro che aumentare la schiera di disoccupati”.