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AFLATOSSINE? CAMBIAMO I LIMITI

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Il fenomeno delle aflatossine mette sotto ccusa il limite imposto dalla UE, soglie troppo basse a giudizio della Regione Lombardia per un Paese dal clima caldo umido come l’Italia. I produttori dicono che i limiti europei avvantaggiano le nazioni del Nord. Secondo L’Assessore all’Agricoltura Viviana Beccalossi “ i limiti per le aflatossine nel latte sono troppo bassi per noi, l’Italia ha maggiori difficoltà per motivi climatici rispetto alla Germania per esempio a restare sotto la soglia. Intendo chiedere la revisione del livello di 50 nanogrammi. Basti pensare che la Food and Drug Administration lo ha fissato a 500. E’ vero che in Europa siamo più garantisti, ma non si capisce perchè allora manchino parametri di riferimento per le aflatossine nei formaggi. Ci sarà proprio da discutere. L’emergenza passerà presto e non creerà gravi danni.” Coldiretti Lombardia condivide ''la fermezza'' con cui la Regione Lombardia e l'intero sistema zootecnico lombardo stanno affrontando l'emergenza emersa dopo la rilevazione di presenza di aflatossine in alcune partite di latte. ''Il nostro primo obiettivo - sostiene Coldiretti in una nota - e' di garantire la sicurezza alimentare e quindi e' assolutamente necessario assicurare i consumatori circa il fatto che tutto il latte che arriva al consumo e' perfettamente sano e in totale conformita' agli strettissimi limiti previsti dalla normativa italiana ed europea (ricordiamo ad esempio che il limite negli Stati Uniti e' di 10 volte superiore al limite italiano)".( fonti: ANSA/Corriere Lombardia, 02/11/2003)