''Sono molto preoccupato perche' si affacciano una serie di pratiche mediche che non sono scientificamente provate e convalidate. Ne' con evidenze di efficacia ne' con prove di innocuita'. Tanto meno se rapportate alla medicina ufficiale''. Lo ha detto il ministro della Salute Girolamo Sirchia intervenendo al 39.mo congresso della Sie in corso a Roma. ''Ci stiamo battendo perche' vengano inseriti nel mercato medicinali veramente innovativi. In questo contesto si affacciano pratiche e farmaci, o pseudo-farmaci, di cui si sa pochissimo e per i quali sembra valere piu' la tradizione che l'evidenza clinica. Una 'pressione' delle medicine non convenzionali forte anche in Europa. Tutto questo - continua Sirchia - non puo' non preoccupare, anche perche' il loro obiettivo e' il riconoscimento della gratuita' con l'inserimento di queste cure nell'Ssn''. Il ministro fa riferimento ''a qualsiasi medicina non convenzionale, che non sia fondata sulla evidence based medicine, quindi sulle prove''. Rispondendo alla domande se le sue critiche si riferiscano anche all'omeopatia, il ministro spiega che questa pratica ''potrebbe essere anche efficace, ma le prove non sono fino ad oggi ritenute valide''. Per Sirchia si tratta di presupposti che non sono ''confrontabili con le prove di efficacia rigorosamente e spietatamente richieste per le altre terapie''.Intanto i lavori parlamentari sulla regolamentazione delle medicine e pratiche non convenzionali sono fermi. La bozza di testo unificato messa a punto da Francesco Paolo Lucchese, deputato Udc e relatore alla commissione Affari Sociali della Camera sulle 18 proposte di legge che trattano l'argomento salva otto specialita' riservate ai laureati in medicina, odontoiatria o veterinaria; due per i laureati in chiropratica e osteopatia; quattro per gli operatori sanitari non medici.
Le specialita' riconosciute sono agopuntura, fitoterapia, omeopatia, omotossicologia, medicina antroposofica, medicina tradizionale cinese, ayurveda e medicina manuale (riservate ai medici e ai veterinari); chiropratica e osteopatia (per i laureati in queste discipline); naturopatia, shiatsu, riflessologia e pranoterapia (per gli operatori non medici).