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L'ADEPP DIFENDE L'AUTONOMIA

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" E' solo il pretesto per mettere le mani sui patrimoni delle Casse." In questi termini Maurizio de Tilla ha giudicato il comma 4 dell'art. 1 del maxiemendamento alla delega previdenziale che estende al sistema privato le novità previste per la previdenza pubblica. " Deve essere soppresso al più presto!"- insiste De Tilla. Questa richiesta è stata accolta all'unanimità dall'Assemblea strordinaria dell'ADEPP tenutasi a Porto Cervo nei giorni scorsi. De Tilla ha ribadito la forte preoccupazione di tutte le Casse private e si è impegnato a portare personalmente questa richiesta a Berlusconi, Fini ed a tutti i partiti. In occasione dell' assemblea sono stati anche definiti alcuni emendamenti al disegno di legge 2058 e che riguardano da vicino le Casse privatizzate e sollecitato l'inserimento del testo sulla totalizzazione dei contributi previdenziali all'interno della delega previdenziale. Gli emendamenti richiesti riguardano: la possibilità di istituire e gestire forme di previdenza complementare, una gestione del sistema contributivo diversa da quanto previsto dalla legge 335/95 e più rispondente alle esigenze delle casse private, la possibilità di costituire fondi immobiliari, l'estensione dell'area dei soggetti che possono essere iscritti ai vari enti ( nuovi titoli di studio e nuove professionalità ), l'assoggettamento dei redditi co.co.co. per le attività degli iscritti agli ordini alle casse private, l'introduzione del principio del silenzio-assenso passati 120 giorni per le procedure ministeriali di approvazione. Il sottosegretario al Welfare, Alberto Brambilla, è intervenuto prontamente in risposta alle richieste dell'ADEPP ribadendo di essere pienamente d'accordo sulla difesa dell'autonomia delle Casse garantendo il suo impegno in questo senso ed assicurando che il testo per la totalizzazione, già approvato dall'ADEPP e dai sindacati, è già a Palazzo Chigi da Giovedì scorso. Su questi ed altri temi, strettamente legati alla previdenza veterinaria, il Presidente dell’ENPAV, Alessandro Lombardi ha rilasciato un’intervista a Professione Veterinaria. Sarà pubblicata sul numero 9/2003 del mensile d’informazione dell’ANMVI. Secondo Lombardi l’intervento del Ministero del Welfare sulla gestione degli enti diventerebbe “necessario e doveroso” solo nel caso in cui gli enti “non provvedessero a mantenere in via autonoma l’equilibrio economico”. Ma per gli equilibri finanziari dell’ENPAV, aggiunge Lombardi, i correttivi adottati “hanno determinato un riequilibrio finanziario per un periodo di tempo superiore a quello che si sarebbe avuto con la normativa precedente”.