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TEST AGGRESSIVITA’, VARIABILI E CAUTELE

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Il ministro della salute, Girolamo Sirchia ha dichiarato in questi giorni che “ci sono diverse ipotesi allo studio del Consiglio superiore della sanità sulla possibilita' di compiere test individuali per valutare l'aggressivita' dei cani”. Raimondo Colangeli, che sarà ascoltato dalla Commissione Pit bull del CSS il 17 prossimo, dichiara oggi al Corriere della Sera: “sono esami soggetti a molte variabili e senza validità scientifica. Noi li eseguiamo sui cani che hanno morsicato. Analizziamo il modo in cui sono stati allevati, a che età sono entrati in casa, quando sono stati staccati dalla madre, se esiste conflittualità gerarchica in famiglia, se addentano per paura”. Sull’analisi dell’aggressività Colangeli sottolinea l’importanza di valutare anche la minaccia aggressiva e al CSS suggerirà di prevedere che la prevenzione sia affidata a veterinari liberi professionisti con specifiche competenze in medicina comportamentale. Ad oggi il Ministro Sirchia dichaira di affidarsi a corsi settimanali organizzati dalle ASL. E sul rischio di morsicature, per il quale il Ministro chiede il sostegno dell’opinione pubblica, Laura Torriani ricorda al Corriere che il Ministero non è in possesso di dati certi e completi, che nel 75% dei casi le vittime sono i padroni e i familiari e che nella maggioranza dei casi si tratta di morsicature non gravi. In quanto alle previsioni della IV Sezione del CSS, il Presidente Giorgio Poli della Facoltà di Milano fa sapere al Corriere che la Commissione non indebolirà le finalità dell’ordinanza: “bisognerà individuare una tipologia di cani in base alla razza o, ad esempio, all’altezza, altrimenti il provvedimento resterebbe generico e inapplicabile”.