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SIRCHIA: NO A CHI DESTABILIZZA

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''Credo sia arrivato il momento che l'opinione pubblica si muova perche', fino ad oggi, si sono sentite solo voci di persone che tentavano di ridurre il valore di questa ordinanza, appellandosi alle cose piu' strane''. E' questo il monito che il ministro della Salute Girolamo Sirchia lancia a riguardo della sua iniziativa a difesa degli assalti dei cani 'feroci'. A margine di un convegno all'Universita' di Padova, il ministro afferma: ''di contro, infatti, non ho mai sentito finora qualcuno che si alzasse per dire: 'vogliamo tutelare i nostri figli. Vogliamo che i 70 mila italiani, che ogni anno finiscono in ospedale per farsi medicare, diventino invece 7 mila'. Io credo -sottolinea il ministro della Salute all’ADNKRONOS Salute- che tutto questo dovrebbe nascere da un buon senso comune. Un buon senso dovrebbe suggerire che i cani hanno dei diritti, ma anche i bambini hanno dei diritti. E credo che questi ultimi valgano piu' di quelli dei cani''. Sulla sua ordinanza, il ministro spiega che ''il Consiglio Superiore della Sanita' sta riesaminandola per arrivare a raffinarla''. ''Quello che mi dispiace notare -ribadisce amaramente Sirchia- e' che da varie parti si cerca di destabilizzare l'efficacia di questa ordinanza che ha l'unico ed esclusivo scopo di tutelare la salute pubblica. E quindi, con vari approcci burocratici -critica Sirchia- si cerca di renderla inefficace''. Sirchia quindi non ha dubbi ''ci deve essere un impegno forte dell'opinione pubblica a sostegno dell'ordinanza che non fa danno alcuno ai cani, non nuoce a nessuno, ma tutela, appunto, la salute pubblica''. ''Se questo atteggiamento consapevole non arriva - ammonisce - dovremo lamentare purtroppo, certamente, altri bambini che vengono sbranati e anziani che sono vittime di assalti''. Ma un consenso corale da parte dell’opinione pubblica parrebbe improbabile, a fronte di cortei e manifestazioni in palese contrasto con il provvedimento, e di sondaggi dai quali non emerge alcuna psicosi, nè alcuna volontà punitiva nei confronti dei cani.