Confronto anglo-italiano ieri a Cremona. La SIVAR ha ospitato nella sua sede di Palazzo Trecchi una delegazione di medici veterinari del Regno Unito per un confronto fra le rispettive culture ed esperienze professionali nel settore degli animali da reddito. L’argomento principale, affrontato da trenta liberi professionisti inglesi e un folto gruppo di Colleghi connazionali, ha riguardato la gestione del farmaco. Il presidente della SIVAR, Dario Depetris ha presentato la situazione italiana e le caratteristiche della veterinaria nostrana. La gestione del farmaco in Italia è stata illustrata nel dettaglio da Mino Tolasi responsabile della commissione farmaco della SIVAR: “ la nostra situazione è nota: c’è ancora troppa burocrazia anche se stiamo lavorando con la Regione Lombardia e con la FNOVI per migliorarla. Nel documento ANMVI/SIVAR redatto solo poche settimane fa sono scritte le nostre posizioni. La nostra priorità è quella di essere più concreti e nel contempo dare al veterinario il ruolo centrale che deve avere. Gli inglesi sono “venditori” del farmaco, due terzi dei loro proventi derivano dal farmaco, ma la situazione sta cambiando. Il farmaco come elemento di concorrenza -spiega Tolasi-ha portato ad un ribasso dei prezzi e adesso si cerca nella revisione delle tariffe professionali un elemento di compensazione. Non credo che il sistema inglese possa essere importato in Italia, dove c’è una situazione eterogenea, sia rispetto alle tipologie di allevamento che dei professionisti veterinari. Noi facciamo sicuramente più professione in azienda. Ritengo anche che il farmaco non debba essere visto come uno strumento di guadagno, ma come uno strumento della professione e per la professione. Non dobbiamo rischiare di perdere identità e professionalità”. Quanto alle dimensioni della libera professione inglese, i Colleghi del Regno Unito sono proporzionalmente meno degli allevamenti a disposizione e, come in Italia, il settore degli animali da reddito non ha il numero di veterinari di cui avrebbe bisogno. " Questo incontro è stato molto importante- ha concluso Depetris -per il riconoscimento che è stato dato alla SIVAR come riferimento scientifico-professionale. E’ anche stata un’occasione di confronto in vista di collaborazioni con i paesi europei come la Francia con la quale il rapporto è già consolidato. Gli obiettivi dei buiatri europei devono essere comuni per avere peso nella UE”. Il presidente della SIVAR ha concluso ringraziando la ditta Elanco per il supporto organizzativo e la collaborazione alla realizzazione dell’iniziativa.