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CANI DALL’EST, LE AUTORITA' SI MUOVANO

Dopo lo scandalo dei cuccioli dall’Est morti in pochi mesi a Milano, l’ANMVI ha sollecitato un intervento da parte dei Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole, ribadendo - con una nota ai titolari dei due Dicasteri - la necessità di adottare misure restrittive sulle importazioni degli animali da compagnia per la prevenzione delle malattie infettive o per le patologie ereditarie. Da tempo la Veterinaria chiede norme più rigide e controlli più severi. La questione era stata riproposta dall’ANMVI alle autorità di Governo durante la vertenza sindacale dei veterinari coadiutori ed al Senatore Cursi in occasione della sua visita a Cremona a fine gennaio. Nel rispetto delle regolari transazioni commerciali fra i Paesi, l’ANMVI ha quindi nuovamente chiesto che venga garantito il benessere degli animali oggetto di compravendita e al tempo stesso venga sostenuta la professione medico-veterinaria, troppo spesso impegnata ad affrontare gravi situazioni sanitarie. L’importazione di cuccioli dai Paesi extra-UE ha infatti creato gravi problemi sanitari nella popolazione canina. In proposito la FNOVI ha avanzato una serie di proposte di regolamentazione delle importazioni degli animali da compagnia includendo fra queste l’innalzamento del limite di età dei cuccioli a 3 mesi. I cuccioli infatti vengono attualmente commercializzati in età tenerissima, dai 40 ai 50 giorni, senza alcun rispetto delle più elementari norme di allevamento e di socializzazione.