La Federazione degli Ordini Veterinari della Lombardia ha formalmente inoltrato ieri all’Assessore alla Sanità lombarda Carlo Borsani la lettera con cui si richiede di concedere ai medici veterinari della Lombardia l’utilizzo immediato del microchip. La proposta era già stata anticipata alle autorità regionali dal Presidente della Federazione Massimo Pelizza in occasione dell’incontro del 10 aprile scorso, alla presenza dei dirigenti Antoniolli e Palma. A seguito dell’esito favorevole di questi colloqui, i presidenti della Federazione hanno sottoscritto la richiesta di concedere “ai medici veterinari liberi professionisti, autorizzati alle operazioni di tatuaggio nell’ambito dell’attuale Anagrafe Canina Regionale, l’utilizzo di microchip conformi allo standard ISO FDX-B, quale sistema di identificazione sostitutivo del tatuaggio medesimo; gli stessi si impegneranno a trasmettere alla propria A.S.L. di appartenenza tutte le informazioni necessarie nel rispetto del tracciato record che il Servizio Veterinario Regionale stabilirà.”
In attesa che entri a regime il sistema previsto dalla circolare regionale 56/2002 della Direzione Generale Sanità (Anagrafe Canina – introduzione del sistema identificativo dei cani mediante utilizzo di microchip ), i presidenti degli Ordini della Lombardia ritengono ”che una tal misura , semplice e dettata dal buon senso, verrebbe accolta da proprietari, veterinari ed associazioni zoofile con grande soddisfazione ed avrebbe un immediato riflesso positivo sui purtroppo prevedibili imminenti abbandoni estivi”.
Il microchip è già previsto dalla Regione Lombardia che lo ha riconosciuto quel metodo di identificazione ottimale rispetto al tatuaggio cutaneo. Tuttavia, la Federazione ha preso atto “del dilatarsi dei tempi necessari all’espletamento delle formalità previste dalla Circolare Regionale 56/2002”. Da qui la proposta di autorizzare il microchip “in attesa dell’entrata a regime di quanto previsto dalla Circolare stessa”.