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UE: ATTESO RAPPORTO SU MANGIMI

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Tra la fine di maggio e l'inizio di giugno la commissione europea renderà noto il rapporto sul rispetto del divieto di utilizzo di mangimi d'origine animale. Beate Gminder portavoce del commissario europeo per la sanita' David Byrne: “Ogni Paese ha inviato la propria relazione a Bruxelles sul modo in cui e' stato rispettato il divieto nel loro paese. I servizi responsabili li stanno valutando e metteranno a punto nelle prossime settimane la relazione conclusiva che verrà presentata ai Quindici''. Il documento rappresenta un elemento chiave nella lunga procedura europea che dovrebbe permettere l'innalzamento dell'eta' del bovino da cui sopprimere la colonna vertebrale, e quindi la preziosa bistecca con l'osso. Attualmente l'Ue impone che la colonna vertebrale venga soppressa nei bovini di oltre 12 mesi di eta'. Per modificare questo divieto e' necessario una proposta della Commissione europea al Comitato Ue della catena alimentare che riunisce i rappresentanti dei ministeri della sanita' dei Quindici. In caso di risposta positiva, potrebbe aprirsi la strada per la presentazione di una proposta da parte della Commissione ai partner Ue in favore di un ritorno della fiorentina sui piatti degli italiani e degli europei. A fine aprile il Commissario europeo per la sanita' David Byrne ha presentato l'ultimo anello del progetto europeo con cui si vuole garantire alimenti sicuri dalla fattoria alla tavola. Sotto controllo i mangimi per quanto riguarda la produzione, il trasporto, il magazzinaggio e il loro trattamento. La necessita' di regolamentare questo ultimo anello della catena alimentare nasce dalla consapevolezza che numerosi crisi alimentari sono provocate da alimenti per animali contaminati. Basti pensare alla grave crisi dei polli alla diossina che ha colpito negli anni scorsi il Belgio, mettendo in ginocchio l'intera economia del settore. La proposta dell'Esecutivo Ue introduce l'obbligo alle aziende che producono alimenti per animali di fornire delle garanzie finanziarie in modo da coprire i costi che potrebbero risultare da un eventuale problema legato agli alimenti che producono. Un'altra novita' introdotta dalla proposta e' la creazione di un registro obbligatorio di tutti i mangimifici presso le autorita' competenti. Viene inoltre mantenuto in vigore, per le aziende che utilizzano nella produzione di mangimi certi tipi di sostanze, l'obbligo di richiedere una preventiva autorizzazione all'autorita' pubblica. Dall'applicazione delle nuove regole viene esclusa sia la produzione privata di alimenti per animali destinati per le necessita' di consumo interno dell'azienda, sia gli scambi a livello locale tra agricoltori di piccole quantita' di alimenti. Bruxelles ha anche annunciato che non intende presentare delle proposte per una ''lista positiva'' di materie prime per la produzione di alimenti per animali. ''Una lista positiva non avrebbe impedito nessuna delle crisi alimentari recenti'', ha sottolineato Byrne, secondo cui i problemi sono stati provocati da sostanze vietate. Per il commissario ''e' molto piu' importante rispettare le regole di igiene presentate oggi''. La produzione di mangimi e di altri alimenti per animali rappresenta un mercato in grande evoluzione. Di piu' in piu' gli agricoltori preferiscono utilizzare per l'alimentazione foraggi e cereali prodotti nella propria azienda.