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PSN, SI’ CONDIZIONATO DA REGIONI

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Ieri in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni sul Piano sanitario nazionale 2003-2005, il Ministro della Salute ha ricevuto il sì condizionato delle Regioni. Fabio Gava, assessore alla Sanita' del Veneto e coordinatore degli assessori regionali alla Sanita', ha detto che ''il piano, in relazione ai Lea, deve raccordarsi con quanto disposto nell'accordo dell'8 agosto 2001''. Gli assessori regionali alla sanita' ribadiscono, in sostanza, che non fa parte degli obiettivi del piano l'inserimento di rilevazioni della congruita' economica della spesa sanitaria. Le regioni, in sostanza, vogliono ribadire al ministro della Salute che i livelli essenziali di assistenza non possono ritenersi una variabile dipendente rispetto alle risorse economiche di cui dispone ogni singola regione. Soddisfatto Sirchia, secondo il quale si apre la via per la realizzazione degli obiettivi di cambiamento della sanita' italiana che verranno realizzati con le Regioni e le Autonomie locali per rendere il Servizio sanitario nazionale più moderno ed efficiente. I progetti-obiettivo del cambiamento indicati dal Piano verranno finanziati con un'apposita quota del Fondo sanitario nazionale dedicata all'attuazione del Piano stesso. Ma ieri il Ministro è stato al centro di aspre critiche da parte dei sindacati medici tornati in piazza dopo 11 anni, per protestare contro la politica sanitaria del governo. I sindacati medici hanno chiesto le dimissioni del ministro, accusato di volere smantellare il servizio pubblico e di avere offeso i medici con il decreto antitruffe. Ha aderito alla manifestazione di protesta la Civemp (Sivemp-Simet).