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SARS, UN AIUTO DA CANI E GATTI.

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In aiuto ai ricercatori che si occupano di Sars dell'uomo, la polmonite atipica, potrebbe venire dagli studi condotti da alcuni anni all'universita' di Bari dai professori Canio Buonavoglia e Annamaria Pratelli, che da anni si occupano di coronavirus del cane e del gatto e che hanno messo a punto per loro un vaccino efficace (con virus vivo modificato) in due anni di lavoro.
Buonavoglia, infettivologo e preside della facolta' di veterinaria all'universita' di Bari, domani avra' un incontro con alcuni esperti dell'Istituto superiore di sanita' a Roma per mettere a disposizione i suoi studi e i test di laboratorio realizzati a Bari sul materiale genetico virale (Pcr) e per la ricerca di anticorpi contro i virus animali; metodi che vengono usati da mesi per la diagnosi di infezione da coronavirus nei cani.
''Nei cani il coronavirus provoca infezioni intestinali - spiega Buonavoglia - nel gatto invece una forma piu' seria e potenzialmente mortale. Nel corso degli anni - spiega - abbiamo dimostrato che c'e' stato un passaggio del virus dal cane al gatto che si e' accompagnato ad uno scambio di pezzetti di geni (ricombinazione); questo potrebbe essere un modello di studio interessante anche per l'uomo''.
Lo studioso ritiene che ci possano essere delle somiglianze tra il coronavirus animale e quello umano, anche se non ritiene ancora confermata l'ipotesi che sia avvenuto un salto di specie dal bovino o dal maiale all'uomo, provocando la Sars. ''Credo sia valida anche un'altra ipotesi, e cioe' che un tipo di coronavirus umano abbia subito una mutazione diventando piu' aggressivo e irriconoscibile al sistema immunitario, modificando i suoi caratteri antigenici''. (animalieanimali.it)