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DDL ANTITRUFFE: RAFFICA DI CRITICHE

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''Il decreto appena approvato spaventa i medici onesti e questo fara' scattare una medicina difensiva e chi ci rimetterà sarà il malato''. Cosi' il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici Giuseppe Del Barone, spiega la sua contrarietà al decreto legge approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri. ''E' un provvedimento che non comprendo - ha spiegato Del Barone. La magistratura già punisce le truffe e non c'è bisogno del decreto che ricalca cose già esistenti. Per ricoveri ingiustificati, medicine prescritte e ripetute, analisi di ogni tipo - ha sottolineato il presidente della Fnom - esistono gia' organismi attivi nelle Asl che possono fare accertamenti e controlli. Il commento del segretario generale Anaao-Assomed Serafino Zucchelli è altrettanto negativo: “Non saranno le pene più aspre né i roboanti proclami a dare un freno e a elevare i livelli etici degli addetti al settore sanitario”.''Siamo alle grida manzoniane - afferma Zucchelli - pene sempre più aspre, illegalità sempre più diffusa. La categoria medica, conclude Zucchelli, ''non può accettare che le deviazioni di alcuni dei suoi membri siano assunte a pretesto per una legislazione d'urgenza e speciale e per giunta del tutto inefficace e pericolosa''. A suo parere, invece, ''bisogna incidere con efficacia nel rapporto tra esigenze di promozione del farmaco ed esigenze formative dei medici, bisogna attenuare gli aspetti smaccatamente commerciali dell'informazione e accentuarne i contenuti scientifici. Per il segretario nazionale della Federazione dei medici di famiglia Mario Falconi si tratta di un provvedimento che ''sembra piu' adatto a un regime dittatoriale che a una democrazia come dovrebbe essere la nostra''. Secondo Falconi il provvedimento e' ''repressivo'' perche', ''invece di adottare strumenti per prevenire gli illeciti e colpirne i responsabili, e' volto a intimidire indiscriminatamente l'intera professione medica, quasi fosse una sorta di associazione a delinquere di stampo mafioso, per obbligarla a risparmiare a tutti i costi, anche in maniera inappropriata''. Sono dure anche le critiche che arrivano dai sindacati Cimo e Fimp (pediatri) al decreto antitruffe: ''Questo Governo di Centro-Destra ci sta proprio facendo cadere le braccia. Sirchia e Berlusconi ignorano le norme basilari del diritto e le prerogative degli Ordini Professionali. Nessuno e' colpevole, fino a condanna definitiva. Nessun Ordine Professionale puo' intervenire prima della conclusione dell'iter giudiziario normale. E il Ministro della Salute Gerolamo Sirchia risponde alle critiche spiegando che il Decreto “ rafforza e tutela la dignita' della professione medica. Basta leggere il Decreto Legge infatti, per rilevare che le sanzioni amministrative saranno applicate in caso di colpa grave (per questo e' stato definito dai mass media antitruffa). Sono, quindi, esclusi dalla ambito della sanzionabilita' anche solo amministrativa gli errori e la variabilita' del giudizio del medico sulla scelta della terapia piu' opportuna per il paziente. (ANSA)